Il Brasile è in allarme rosso per la febbre gialla. Il virus sta colpendo duramente quattro stati, con San Paolo che si trova nell’occhio del ciclone. I numeri del 2025 stanno facendo tremare le autorità sanitarie.
Febbre gialla in Brasile, San Paolo riceve due milioni di dosi per l’emergenza
La mappa dell’emergenza febbre gialla disegna un quadro preoccupante: oltre a San Paolo in Brasile, il virus sta mordendo Minas Gerais nel cuore del paese, si insinua a Roraima lungo il confine venezuelano e avanza in Tocantins, nel profondo nord. Di fronte a questa escalation, scatta la controffensiva: San Paolo si prepara a ricevere una pioggia di vaccini – due milioni di dosi entro i primi giorni di febbraio, con 800mila fiale in più del previsto.
Ma la partita contro il virus si gioca anche sul campo della prevenzione. Mentre il calendario segna i mesi più critici – da qui a maggio il rischio contagio tocca il picco – le autorità sanitarie stanno serrando le fila. I centri medici delle zone calde hanno alzato la guardia, pronti a individuare e trattare i casi sospetti prima che sia troppo tardi.
Febbre gialla in Brasile, allerta fino a maggio: rafforzati controlli e prevenzione
L’attenzione è massima soprattutto nelle aree rurali e nelle periferie di alcune zone del Brasile, dove il virus trova terreno fertile. Gli ospedali hanno potenziato le loro linee di difesa, mentre una rete di controlli sempre più stretta si estende sul territorio. È una corsa contro il tempo, con le autorità impegnate a raggiungere anche le comunità più remote, dove ogni ritardo nella diagnosi può risultare fatale.
La macchina della prevenzione è in moto: dai megafoni delle autorità sanitarie rimbalza l’appello alla vaccinazione, mentre sul terreno si moltiplicano i presidi medici. È una battaglia che il Brasile non può permettersi di perdere.