Roma, 26 mar.
(Adnkronos Salute) – "Digitalizzazione e nuove tecnologie stanno influenzando il modo in cui guardiamo i candidati e per questo ci rivolgiamo anche a settori molto diversi dal passato oltre quello medicale. Inoltre, ci sono oggi richieste anche delle competenze sempre più specializzate dovute al bisogno di cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dalla robotica nell'ambito della salute". Ma sono importanti anche "soft skill legate all'agilità mentale, al problem solving".
Inoltre, "abbiamo a mente che per attrarre le nuove generazioni è importante guardare anche ai bisogni dei candidati, come per esempio il lavoro agile, i programmi di work-life balance: cose che in J&J sono già parte integrante della nostra realtà". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Tiziana Reina, direttore HR J&J MedTech Italia and One HR IGI, oggi all'Università La Sapienza di Roma in occasione dell'evento promosso dalla Fondazione J&J a chiusura della seconda edizione del progetto Health4U, Stem University Johnson & Johnson Bootcamp.
"Sicuramente – osserva Reina – esiste ancora un gap nei profili Stem", cioè delle materie scientifiche (science, technology, engineering, mathematics), "ma nell'ultimo periodo vediamo che questo gap si sta andando a colmare. Nello specifico, in J&J MedTech ci sono soprattutto alcune divisioni dove questi profili, soprattutto gli ingegneri biotecnologici, per esempio, sono molto ricercati e dove vedo un incremento costante di donne che ci seguono e quindi si uniscono a noi in J&J".
Come azienda, per facilitare l'equilibrio tra i generi "lavoriamo su programmi di sensibilizzazione interna che possano valorizzare e creare anche dei percorsi di carriera accelerati per profili Stem sia maschili che femminili – sottolinea Reina – In J&J siamo da sempre impegnati anche per l'inclusione e la valorizzazione delle diversità. Per esempio, siamo molto orgogliosi di aver ottenuto di recente la certificazione per la parità di genere che sancisce ulteriormente l'impegno di J&J MedTech Italia nei confronti delle donne, della loro accelerazione di carriera e di questo balance".
Tornando sui profili più ricercati, il capo delle risorse umane di J&J MedTech chiarisce: "Bisogna lavorare tanto su figure che conoscano e sappiano operare bene con i dati, quindi tutta la parte dell'artificial intelligence, data science, questo diventa fondamentale. Poi, è sempre più importante per noi l'attenzione al paziente, quindi tutti quei profili che lavorano sulla centralità del paziente sono fondamentali".