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Il Tribunale di Pesaro ha condannato in primo grado all’ergastolo, per omicidio volontario, Moustafa Alashri, l’ex marito di Anastasiia, 23enne di origine ucraina uccisa il 13 novembre 2022 a Fano.
La condanna all’ergastolo per l’omicidio di Anastasiia
La sentenza è stata pronunciata della Corte d’Assise di Pesaro dopo una camera di consiglio iniziata stamattina intorno alle 10, e conclusa alle 15 di oggi, martedì 22 ottobre.
Oltre alla condanna all’ergastolo, all’imputato è stata tolta la potestà genitoriale ed è stato condannato a risarcire con 300mila euro il figlio minore, attualmente in Ucraina adottato dai nonni.
L’imputato si sarebbe sentito male dopo la lettura della sentenza, accasciandosi a terra a più riprese.
L’omicidio di Anastasiia a Fano
Moustafa Alashri è stato condannato all’ergastolo per omicidio volontario aggravato nei confronti dell’ex moglie Anastasiia.
Il 13 novembre 2022 la 23enne venne uccisa con 29 coltellate, nell’appartamento di Fano in via Trieste, dove i due vivevano dopo essere scappati dalla guerra in Ucraina.
La Corte d’assise di Pesaro ha riconosciuto, nei confronti del 43enne egiziano, le aggravanti di aver commesso il fatto nel contesto dei maltrattamenti e del rapporto coniugale.
Anastasiia e la fuga verso l’Italia
Anastasiia era scappata dall’Ucraina insieme al marito e al figlio di due anni per andare a Fano. A causa di maltrattamenti la donna decise di separarsi dal marito, poi conobbe il nuovo compagno e si trasferì nell’appartamento di quest’ultimo.
La mattina del 13 novembre 2022, Anastasiia era andata a prendere le sue cose nella casa dell’ex marito. L’uomo la uccise con 29 coltellate e chiuse il corpo in un trolley per poi abbandonarlo in un dirupo.
Moustafa fu trovato alla stazione di Bologna e ammise subito il delitto.