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Famiglia in vacanza intossicata dal monossido: morta la mamma, marito e figlia in gravi condizioni

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Tragico Natale per una famiglia: sono rimasti intossicati dal monossido e la mamma non ce l'ha fatta, ricoverati il marito e la figlia

Stavano trascorrendo le festività natalizie nella loro abitazione di montagna quando si è verificato il dramma. Una donna è morta mentre la figlia ed il marito sono stati ricoverati in gravi condizioni dopo aver esalato monossido di carbonio. Prima la nausea, poi il malore: è deceduta così la donna di 66 anni nella casa nella quale avevano passato insieme il giorno di Natale. A dare l’allarme è stato il fidanzato della figlia, che dopo aver ricevuto preoccupanti messaggi dalla compagna 28enne ha lanciato l’allarme.

Famiglia intossicata dal monossido: un morto e due ricoverati

La famiglia è originaria di Forni di Sopra, in provincia di Udine: secondo la ricostruzione dei fatti il dramma si è consumato la sera di Natale quando dopo aver ricevuto preoccupanti messaggi dalla fidanzata che lamentava sintomi di nausea e perdita di conoscenza ha chiesto aiuto ai soccorritori, immediatamente intervenuti. Al loro arrivo però si sono subito resi conto della gravità della situazione: per la mamma della 28enne, una donna di 66 anni, non c’è stato nulla da fare mentre la ragazza ed il marito di 73 anni sono stati trasportati d’urgenza in ospedale dove sono stati ricoverati in gravi condizioni.

I primi ad intervenire, ancor prima dei vigili del fuoco, sono stati i vicini di casa che hanno cercato di contattarli al telefono ma dato che non rispondevano sono intervenuti portando i genitori della ragazza all’esterno. Oltre ai pompieri ed al 118 intervenuto con un’ambulanza è giunto in loco anche un elisoccorso. Purtroppo la 66enne era già deceduta mentre il marito è stato intubato con successivo trasporto in codice rosso al nosocomio di Cattinara a Trieste. Qui è stato portato in camera iperbarica per un’immediata ossigenoterapia. Si trova invece ricoverata all’ospedale di Tolmezzo la figlia.

Si ipotizza che una caldaia difettosa potrebbe aver sprigionato il monossido di carbonio ma si continua ad indagare, i carabinieri sono al lavoro in tal senso, per ricostruire con esattezza l’accaduto.