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Fabrizio Corona e la sua cripto: il blocco della Consob e le ragioni dietro la decisione

Fabrizio Corona Consob

La Consob blocca le operazioni della cripto $CORONA di Fabrizio Corona: le accuse alla base del provvedimento.

Dopo settimane di incertezze e sospetti, la Consob ha deciso di bloccare tutte le attività legate a $CORONA, la cripto di Fabrizio Corona accusata di operazioni abusive.

Fabrizio Corona, Consob blocca la sua cripto: le accuse

$CORONA è stata lanciata nella notte tra il 21 e il 22 febbraio, ma sin da subito ha attirato l’attenzione per alcuni movimenti sospetti. Un wallet ha acquistato 9.000 dollari di token poco prima del lancio ufficiale, per poi rivenderli rapidamente quando il valore della meme coin è salito vertiginosamente.

Dopo questi sviluppi, la capitalizzazione di mercato di $CORONA è scesa drasticamente da 700.000 a 100.000 dollari, causando un crollo del valore e lasciando molti investitori senza nulla in mano. Fabrizio Corona, che era stato coinvolto in un programma di investimenti su Telegram poi rivelatosi fraudolento, è tornato sotto i riflettori per le polemiche legate a questa nuova iniziativa.

La Consob ha ordinato la cessazione dell’offerta di $CORONA, definendola abusiva, poiché non è stato presentato il documento richiesto dal regolamento europeo MiCAR, entrato in vigore nel maggio 2023, che tutela gli investitori nelle criptovalute.

“Il meme $CORONA è concepito come un simbolo di espressione culturale, rappresentando resilienza, passione e lo spirito di comunità associato alla immagine di Fabrizio Corona”, si legge sul sito internet www.getcoronamemes.com che ha promosso l’iniziativa.

A caratteri più piccoli è stato specificato che $CORONA non possiede alcun valore finanziario intrinseco, non offre diritti o proprietà e non è destinato né deve essere considerato come un’opportunità di investimento, un contratto di investimento o un titolo finanziario di alcun tipo. L’acquisto, il possesso o il trasferimento di $CORONA non conferisce alcun diritto economico, dividendi, profitti o aspettative di ritorno finanziario. Inoltre, è stata precisata la non affiliazione di GetCoronaMemes.com ad alcuna istituzione finanziaria, organismo di regolamentazione o ente governativo.

Fabrizio Corona non è il solo ad aver lanciato la sua cripto

Il 17 gennaio, Donald Trump ha lanciato la sua meme coin ufficiale, partendo da 18 centesimi e arrivando a 75 dollari, per poi crollare, causando perdite di 2 miliardi di dollari agli investitori, mentre i creatori hanno guadagnato 100 milioni. La First Lady Melania Trump ha seguito lo stesso percorso con la sua meme coin il 20 gennaio.

Un altro caso clamoroso è quello del presidente argentino Javier Milei, che ha promosso la meme coin LIBRA, passata da pochi centesimi a 4,97 dollari, per poi crollare a 0,38 dollari, provocando gravi perdite. La sorella di Milei è stata denunciata e l’opposizione ha chiesto l’impeachment.

Per evitare simili truffe, è nato il progetto Meme Index, che mira a garantire maggiore consapevolezza sugli investimenti in meme coin.