Fabrizio Corona sarà chiamato a rispondere di diffamazione a mezzo stampa il prossimo 8 novembre davanti al giudice monocratico di Milano.
La Procura ha deciso la citazione diretta a giudizio dopo le denunce presentate da tre calciatori: Stephan El Shaarawy dell’AS Roma, Nicolò Casale della Lazio e Nicola Zalewski, centrocampista sempre della Roma.
Le querele e le indagini
Le accuse risalgono all’autunno scorso, quando Corona, attraverso i social media e ospitate televisive, ha fatto nomi di altri calciatori coinvolti, a suo dire, nel caso scommesse, dopo le indagini su Nicolò Fagioli e Sandro Tonali, entrambi attualmente squalificati.
Nonostante ciò, El Shaarawy, Casale e Zalewski non sono mai stati raggiunti da un avviso di garanzia. Basandosi sulle denunce dei calciatori, soprattutto di El Shaarawy e Casale, Corona è stato iscritto per diffamazione aggravata a mezzo stampa insieme al direttore del tg satirico “Striscia la Notizia”, Antonio Ricci, e all’inviato Valerio Staffelli.
Coordinamento tra procure
I pm milanesi si sono coordinati con i colleghi di Torino per verificare se i nomi dei tre calciatori diffamati fossero presenti negli atti dell’inchiesta torinese.
Questo coordinamento è stato necessario anche perché Fabrizio Corona è stato ascoltato come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta a Torino. La decisione di citare Corona a giudizio è giunta dopo la chiusura delle indagini a febbraio. Fabrizio Corona, difeso dall’avvocato Ivano Chiesa, si troverà a fronteggiare le accuse di diffamazione mosse dai calciatori.