Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato al Senato la necessità di un “intervento drastico” per salvare l’acciaieria ex ILVA.
Ex ILVA, per salvarla il governo dovrà liberarsi di ArcelorMittal?
Il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha inoltre sottolineato la necessità di cambiare la gestione, affermando che non è più possibile condividere la governance con ArcelorMittal. La situazione coinvolge Acciaierie d’Italia, la società che gestisce lo stabilimento di produzione di acciaio di Taranto, il più grande in Europa, e altri siti in Liguria, Piemonte e Veneto. Attualmente, il 68% di Acciaierie d’Italia è di proprietà di ArcelorMittal, mentre il 32% è dello Stato. Urso ha evidenziato la volontà dello Stato di liberarsi da ArcelorMittal per evitare la graduale chiusura dell’acciaieria con conseguenti licenziamenti.
Ex ILVA, salvataggio e rilancio dell’impianto
Il governo deve ora decidere come far uscire ArcelorMittal da Acciaierie d’Italia, con due opzioni complesse: una separazione consensuale o il ricorso all’amministrazione straordinaria. Entrambe le opzioni presentano rischi e complicazioni, ma un accordo è considerato il percorso preferibile per tutelare il valore produttivo e l’occupazione. La decarbonizzazione e un piano industriale credibile sono considerati fondamentali per il futuro rilancio dell’acciaieria.