Sono passati pochi giorni da quando John Barnett, ex dipendente Boeing, è stato trovato morto per quello che all’apparenza sembrerebbe un suicidio, e quella che già in partenza sembrava una morte sospetta si sta rivelando ancora più carica di mistero.
Secondo quanto rivelato da Abc News, infatti, l’uomo che aveva iniziato a parlare di alcuni presunti problemi di sicurezza all’interno della celebre compagnia di produzione aeronautica statunitense, avrebbe lasciato a un’amica un messaggio piuttosto inquietante.
L’inquietante messaggio lasciato dall’ex dipendente Boeing trovato morto
“Non si è suicidato. Non è possibile.“: sono queste le prime dichiarazioni rilasciate ad Abc News da Jennifer, amica di famiglia di John Barnett, l’ex dipendente Boeing trovato morto pochi giorni fa per quello che inizialmente era stato descritto come un suicidio.
La donna ha rivelato come l’amico, che aveva sollevato dubbi sulla sicurezza degli standard di produzione dell’azienda aeronautica statunitense per cui aveva lavorato, le avesse parlato della sua situazione dopo la denuncia presentata contro il colosso dell’industria aeronautica.
“No, non ho paura,- avrebbe detto Barnett a Jennifer durante la loro conversazione- ma se dovesse succedermi qualcosa, non è un suicidio“: un messaggio decisamente inquietante, soprattutto in seguito al ritrovamento del cadavere dell’uomo pochi giorni fa nel parcheggio di un hotel di Charleston, in South Carolina.
Leggi anche: John Barnett: ex dipendente Boeing trovato morto
Chi era John Barnett, l’ex dipendente Boeing che denunciò i problemi di sicurezza
Le cause della morte di John Barnett sono ancora in fase di accertamento, ma quanto l’uomo aveva detto all’amica di famiglia riguardo a una sua possibile morte rendono ancora più inquietante l’intera vicenda. John Barnett, ex dipendente Boeing trovato morto a causa di un colpo di arma da fuoco nel parcheggio di un hotel di Charleston, in South Carolina, era noto al grande pubblico di Netflix per la sua partecipazione al documentario Downfall: The Case Against Boeing.
Boeing, il colosso statunitense della produzione aeronautica privata e militare, era stata nell’occhio del ciclone nel 2019 in seguito a due terribili incidenti in fase di decollo di due 737 Max nuovi, ma a questi si sono aggiunti negli anni diversi casi di malfunzionamenti di vario genere in aerei prodotti dall’azienda americana. Barnett, che aveva ottenuto la pensione anticipata nel 2017, aveva lavorato per Boing per 32 anni e aveva lanciato verso il colosso statunitense diverse accuse tra cui quello della riduzione ossessiva dei costi di produzione e una ricerca compulsiva al profitto, anche a discapito della sicurezza.
“A chi mi chiede se ritengo sicuro volare su gli aerei della Boeing non posso che rispondere di no” aveva dichiarato John Barnett in un’intervista rilasciata al New York Times nel 2020, una delle affermazioni che lo avevano messo al centro della discussione sulla sicurezza dei mezzi prodotti da Boeing.
Leggi anche: Incidente dell’Alaska Airlines, Boeing MAX 737: “Persi i documenti”