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Due evasi catturati dalla polizia
Due giovani di 16 e 17 anni, evasi dal carcere minorile Beccaria di Milano lo scorso settembre, sono stati arrestati dalla polizia penitenziaria. La cattura è avvenuta nei pressi dell’hub di Lampugnano, un punto nevralgico per i trasporti diretti all’estero. Questo evento ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulla gestione dei detenuti minorenni in Italia.
Le circostanze dell’evasione
I due fratelli, di origine egiziana, erano tra i principali promotori di una rivolta che si era verificata nei giorni precedenti alla loro fuga. Durante questi eventi, si erano registrati incendi nelle celle e gravi danneggiamenti all’interno della struttura. La loro evasione non è stata un caso isolato; uno dei due aveva già tentato di scappare nel giugno precedente, evidenziando una possibile fragilità nel sistema di sicurezza del carcere.
Implicazioni per la sicurezza nelle carceri minorili
La cattura dei due giovani evasi ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle carceri minorili italiane. Gli esperti sottolineano che la gestione dei detenuti minorenni richiede un approccio diverso rispetto agli adulti, considerando le loro vulnerabilità e le problematiche sociali che li hanno portati a delinquere. La rivolta e l’evasione dei due fratelli mettono in luce la necessità di riforme nel sistema penitenziario, per garantire non solo la sicurezza, ma anche il recupero e la riabilitazione dei giovani detenuti.