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Europei, Andreoni: "I festeggiamenti per Italia-Inghilterra sono l'apoteosi per la trasmissione del Covid"

Andreoni festeggiamenti Italia Inghilterra

Andreoni esprime preoccupazione all'indomani dei festeggiamenti dopo Italia-Inghilterra: "Sono l'apoteosi per la trasmissione del virus".

L’Italia del calcio ha alzato la coppa europea a Wembley dopo una lunga partita e un’altrattanto lunga traversata, passata attraverso il girone e la fase ad eliminazione diretta. Mai però fino a questo momento vedendo la partita c’era stata la sensazione di uno stadio pieno. Ieri a Wembley erano in tanti, senza mascherina e distanziamento sociale. Nelle piazze italiane dopo la vittoria non è andata meglio, con molti assembramenti e un pericolo di crescita dei contagi che preoccupa. Il monito in tal senso arriva dalla comunità scientifica, dal professor Massimo Andreoni nello specifico, che specifica come i festeggiamenti per Italia-Inghilterra rappresentino l’apoteosi della trasmissione del virus.

Andreoni sui festeggiamenti per Italia-Inghilterra

Il primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma si è così espresso al Messaggero: “La vittoria degli Europei è un evento fantastico, ma è certo che quello che si è visto nelle piazze con i festeggiamenti è l’apoteosi della trasmissione del virus. La cosa migliore per aumentare la sua trasmissibilità“. Per il direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) l’Italia accuserà dunque il colpo di queste piazze piene e dei caroselli.

Festeggiamenti Italia-Inghilterra, le parole di Andreoni

C’è’ una realtà epidemiologica con cui dobbiamo fare i conti – ammette con grande franchezza Andreoni – L’aumento dei contagi e i rischi della variante Delta sono sotto gli occhi di tutto. Ci sono focolai anche in Italia e tutto lascia intendere che questa variante stia diventando dominate con grande velocità”.

Andreoni commenta i festeggiamenti per Italia-Inghilterra

Il rischio è dunque quello di aver aiutato la variante Delta ad aumentare la sua diffusione in Europa e in Italia, con il nostro paese che potrebbe presto rivedere comparire le zone gialle. “Quelli che sono gli interventi da fare rimangono sempre gli stessi – precisa Andreoni – se aumentano i casi si arriverà alle zone gialle, poi arancioni e rosse. Il sistema dei colori non è mai cambiato. Quello che dovrebbe emergere in maniera fortissima è che occorre raggiungere questa benedetta immunità di gregge. Se ci riusciamo – conclude Andreoni – possiamo anche pensare, al limite, di lasciare circolare il virus”.