Il Parlamento Europeo ha dato il via libera all’Ai Act, l’ambizioso quadro normativo europeo sull’Intelligenza Artificiale.
La proposta è stata approvata in plenaria con una larga maggioranza: 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astenuti. Questo segna un importante traguardo, rendendo l’Unione Europea la prima nel mondo a dotarsi di regole specifiche sull’Intelligenza Artificiale.
Intelligenza artificiale, attuazione del regolamento
Brando Benifei, capodelegazione del Partito Democratico italiano al Parlamento Europeo e co-relatore dell’Ai Act, ha sottolineato l’importanza di questa approvazione e ha invitato il governo italiano a concentrarsi sull’attuazione del regolamento.
Ha espresso delusione per il coinvolgimento del governo italiano nel processo di negoziazione, definendolo assente e a volte confuso. Benifei ha criticato le dispute interne tra ministri, che a suo parere hanno danneggiato il ruolo negoziale dell’Italia in questa sede.
IA, l’Europa come punto di riferimento globale
Il commissario europeo al mercato interno, Thierry Breton, ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto, sottolineando che l’Europa si posiziona ora come un punto di riferimento mondiale per gli standard nel settore dell’Intelligenza Artificiale (IA).
La nuova regolamentazione è stata progettata con l’obiettivo di bilanciare la promozione dell’innovazione con la tutela dei diritti fondamentali, della democrazia, dello Stato di diritto e della sostenibilità ambientale. Questo approccio mira a garantire che l’IA sia utilizzata in modo responsabile, etico e compatibile con i valori europei, contribuendo al progresso sociale ed economico della società.
L’approvazione dell’Ai Act rappresenta un significativo passo avanti per l’Unione Europea nel gestire le sfide e garantire un utilizzo responsabile e sicuro dell’Intelligenza Artificiale all’interno del suo territorio.