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Euro 2024: Marcheschi (Fdi), 'sport autonomo ma di fronte a crisi politica non può guardare'

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Roma, 30 giu. (Adnkronos) - “L’eliminazione della nazionale di Calcio dai campionati europei, anche per le modalità con cui è avvenuta, certifica la crisi già conclamata del sistema calcio in Italia, ma soprattutto che non è più possibile far finta di n...

Roma, 30 giu. (Adnkronos) – “L’eliminazione della nazionale di Calcio dai campionati europei, anche per le modalità con cui è avvenuta, certifica la crisi già conclamata del sistema calcio in Italia, ma soprattutto che non è più possibile far finta di nulla. In particolare, questo vale per la politica perché, se è giusto che lo sport rivendichi la sua autonomia, dall’altro le dimensioni del fallimento ci dicono che non è più possibile rimanere a guardare". Lo afferma il senatore di Fratelli d'Italia Paolo Marcheschi, responsabile del dipartimento Sport di Fratelli d'Italia.

"Non si tratta -aggiunge- di chiedere le dimissioni di qualcuno, quello lo lasciamo alla libera coscienza e dignità dei singoli, quanto piuttosto di rimediare alla crisi di uno dei più importanti asset del Paese. L’ennesima eliminazione non è soltanto un danno sportivo, ma un danno economico rilevante oltre che di immagine. Il sistema calcio italiano, come è emerso anche dalle recenti audizioni in commissione Cultura, è in grave crisi di risultati, di ricavi e soprattutto di identità. È indifferibile una riforma con il supporto del Parlamento dato anche che i soggetti del calcio hanno mostrato chiaramente di non sapersi auto-riformare. Proprio per questo nella commissione Cultura da tempo abbiamo iniziato ad esaminare ‘Le prospettive di riforma del sistema calcio’ attraverso il coinvolgimento dei vari protagonisti, dalla Nazionale alle società di calcio".

"Quanto accaduto ieri -conclude Marcheschi- ci impone ad andare avanti nella riforma del sistema Calcio nella consapevolezza che non è più possibile perdere tempo. A breve saremo in grado di elaborare un atto di indirizzo al Governo per tentare di sovvertire questo declino ormai avviato oltre 10 anni fa e che ancora non è stato affrontato con risolutezza”.