Videosorveglianza per le regole anti Covid, proteste in Francia

Videosorveglianza per le regole anti covid, il governo francese vara un decreto ma scattano le proteste a difesa della privacy dei cittadini

Videosorveglianza per le regole anti covid, proteste in Francia per un sistema di “videosorveglianza intelligente”.

Sarà quello che che permetterà agli operatori dei trasporti pubblici di controllare se i passeggeri stiano rispettando o meno l’obbligo di indossare le mascherine. Secondo il progetto le telecamere saranno installate su autobus, metropolitane e treni. Dalla loro azione sarà poi possibile effettuare indagini statistiche sulle percentuali di francesi che usano la mascherina. E il governo ha messo neo su bianco la decisione caldeggiata da tempo con un decreto. Si tratta di quello del 10 marzo 2021 e che autorizza l’installazione dei sistemi di videosorveglianza specifici.

Videosorveglianza anti covid e rassicurazioni

La precisazione è arrivata a stretto giro di posta: le telecamere non identificheranno le persone, serviranno solo a registrare quante di loro indossano i Dpi, specie in un momento cruciale per i contagi in Francia. Il progetto gode dell’approvazione della stessa CNIL, l’autorità che si occupa della tutela dei dati personali. Era la stessa autorità che qualche mese fa aveva invece bocciato un progetto simile ma molto più invasivo in quanto a norme sulla privacy.

Non mancano le proteste

Quel primo progetto minava “il corretto funzionamento della società democratica”. Ma anche sul secondo le proteste non sono mancate. In primis del gruppo civile “Quadrature du net” che promuove i diritti e le libertà digitali dei cittadini. Ferma la sua condanna ad un decreto considerato come una “offensiva autoritaria”. E sui social si sta diffondendo l’hashtag “#BigBrotherIsWatchingYou”. La questione pare destinata a lasciare forti strascichi, anche perché molte associazioni minori hanno annunciato iniziative on line mirate.