Coronavirus, la Spagna riapre all'Italia: dove si potrà viaggiare?

Se la Spagna riapre all'Italia, il turismo resta un'incognita. Dove gli si potrà andare per gli italiani in vacanza?

L’estate è in arrivo e alcuni Paesi si preparano al turismo.

Dopo due mesi, il Paese ha revocato il blocco di aerei e navi provenienti dalla Penisola. Da oggi la Spagna riapre e dice sì all’Italia, ma resta il rebus vacanza: dove si potrà viaggiare a partire dal 3 giugno?

La Spagna riapre ai voli e navi dall’Italia

Lo scorso 11 marzo, la Spagna aveva introdotto il blocco ai voli e alle navi provenienti dall’Italia. A causa di tali restrizioni, Susanna Ceccardi e il senatore Gianmarco Centinaio (Lega) avevano noleggiato un autobus per andare a recuperare cinquanta italiani bloccati alle Canarie. Da oggi – riporta El Pais – le restrizioni cadono. Con l’arrivo dell’estate, la Penisola Iberica si prepara ad accogliere i turisti italiani.

Non vengono meno le norme di distanziamento sociale e protezione richieste dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma si tratta di un primo passo per un ritorno “alla normalità”.

In quali Paesi potranno viaggiare gli italiani?

Dal prossimo 3 giugno, non solo si potrà viaggiare in Italia, ma anche oltre i confini nazionali. È aperta, infatti, la possibilità di raggiungere i Paesi dell’Unione Europea e quelli dell’area Schengen. Stando al Dpcm riaperture, da quella data si potrà viaggiare nell’Ue, in Regno Unito e Irlanda del Nord, compresi Andorra, Principato di Monaco e San Marino.

In Italia, i turisti stranieri potranno soggiornarvi senza obbligo di quarantena. Le cose cambiano ai viaggi dall’Italia: in Spagna, infatti, tutti gli stranieri dovranno sottoporsi a una quarantena di 14 giorni, contrariamente alle disposizioni italiane.

Spagna, stato d’emergenza politico

Intanto, il Consiglio dei Ministri spagnolo ha chiesto la proroga dello stato di emergenza fino al 27 giugno. L’esecutivo, guidato da Pedro Sanchez, ha lanciato un appello di unità ai partiti di Ciudadanos ed Esquerra Republicana de Catalugna.

Intanto, il leader del Partito indipendentista catalano, Pere Aragones, ha assicurato il sostegno del suo partito, purché Madrid riprendano le trattative tra i due fronti.