Roma, 29 lug.
(Adnkronos Salute) – I mesi estivi sono i migliori per chi desidera una gravidanza: che sia al mare o in montagna, un periodo di vacanza in questa stagione è benefico non solo per la salute dell’organismo, ma soprattutto della fertilità. Secondo una ricerca italiana, condotta dall'Azienda ospedaliera universitaria di Parma e pubblicata sulla rivista Chronobiology International, in luglio e agosto la motilità degli spermatozoi è addirittura doppia rispetto al mese di gennaio.
“D’estate, con l’allungarsi delle giornate e l’aumento delle ore di luce, i livelli della vitamina D si innalzano favorendo le condizioni ambientali che influenzano positivamente la qualità degli ovuli – spiega Daniela Galliano, specialista in Ostetricia, ginecologia e medicina della riproduzione, responsabile del centro Pma Ivi di Roma – In più, il conseguente aumento del livello di melatonina, determina una naturale regolazione del ciclo mestruale: così, per le coppie che sono in cerca di un figlio, non solo sarà molto più semplice calcolare il periodo dell’ovulazione ma anche più preciso.
Inoltre, il periodo estivo è fondamentale anche per alleviare lo stress, uno dei principali nemici – sottolinea – della fertilità e dell’intimità".
Nelle donne lo stress provoca l’aumento di ormoni come il cortisolo, l’adrenalina e la noradrenalina, che alterano l’assetto degli ormoni sessuali – come estrogeni, progesterone, Lh, Fsh, prolattina – e di quelli tiroidei, fondamentali per le funzioni legate all’ovulazione e al concepimento. Negli uomini, le condizioni di stress possono influenzare l’assetto ormonale diminuendo la quantità e la qualità degli spermatozoi, fino ad arrivare a una condizione di infertilità temporanea.
"L’estate rappresenta per molti un’occasione per disintossicarsi dalla vita cittadina e, perché no, dalla tecnologia", prosegue Galliano che alle sue pazienti consiglia "se possono scegliere, di non portare il pc in vacanza: pur comprendendo la praticità di tablet o di un e-book, suggerisco loro, ove possibile, di preferire libri, riviste e giornali cartacei a quelli elettronici, Provando a beneficiare del sole più che della 'luce blu' di uno schermo.
Il sole è il vero protagonista dell’estate, fonte di vitamina D”.
Recenti studi hanno dimostrato il ruolo essenziale della vitamina D per la fertilità e il buon esito delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Come aumentare, quindi, naturalmente la sua concentrazione? "Innazitutto sfuttando l’esposizione alla luce solare, con un’adeguata protezione, per un tempo di circa 30 minuti al giorno, privilegiando passeggiate all’aria aperta o magari una bella colazione in terrazza – suggerisce l’esperta – Inoltre, è possibile assumere alimenti ricchi di vitamina D come i pesci grassi (come salmone, sardine e sgombro), le uova, il latte o le verdure a foglie verdi.
In alcuni casi, dopo aver consultato il proprio medico, può essere utile anche l’assunzione di integratori multivitaminici che contengono anche questa vitamina".
“Questi consigli valgono anche le coppie che intraprendono un percorso di Procreazione medicalmente assistita, in quanto le ricerche hanno dimostrato maggiori probabilità di ottenimento della gravidanza in donne con buoni tassi di vitamina D – evidenzia Galliano – poiché svolge un’azione positiva sull’endometrio, contribuendo a favorire l’impianto dell’embrione e riducendo le molecole infiammatorie a livello endometriale.
Negli uomini sono stati ritrovati ricettori per la vitamina D nei testicoli, confermandone l’importanza per una migliore qualità dello sperma. Per coloro, però, che stanno affrontando un trattamento di fecondazione assistita, l’estate deve essere affrontata con alcune precauzioni in più – ricorda infine la ginecologa – ad esempio, dopo il transfer di embrioni è consigliabile evitare situazioni in cui la temperatura del corpo tende a salire, come la sauna o l’abbronzatura. Attenzione anche a sport che prevedano movimenti bruschi e alla disidratazione, scegliendo tisane fresche e acque aromatiche, eliminando succhi di frutta, bibite gassate o zuccherine e l’alcol”.