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Estate, dermatologi: "Dopo le vacanze controllare i nei ma a pelle non abbronzata"

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Roma, 30 ago. (Adnkronos Salute) - Una esposizione prolungata ai raggi solari è il principale fattore di rischio del tumore della pelle, il terzo in Italia più frequente negli under 50. "Per questo motivo al rientro dalle ferie è giusto controllare i nei, soprattutto per co...

Roma, 30 ago. (Adnkronos Salute) – Una esposizione prolungata ai raggi solari è il principale fattore di rischio del tumore della pelle, il terzo in Italia più frequente negli under 50. "Per questo motivo al rientro dalle ferie è giusto controllare i nei, soprattutto per coloro che non hanno provveduto prima dell’estate, anche se dovranno aspettare che l’abbronzatura vada via. Con la tintarella, infatti, anche il neo si scurisce e potrebbe sembrare 'sospetto' quando in realtà non lo è". Lo afferma all’Adnkronos Salute Giuseppe Argenziano, presidente della Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse (Sidemast), secondo cui "con la bella stagione è più facile notare sulla nostra cute nei o lesioni pigmentarie che durante l’inverno erano rimasti nascosti e non avevamo mai visto o che non ricordavamo avessero quel tipo di caratteristiche morfologiche".

Ovviamente "i nei vanno tenuti sotto controllo tutto l’anno – sottolinea Argenziano, che è professore ordinario di Dermatologia all’Università degli Studi della Campania 'Luigi Vanvitelli' – e la mappatura andrebbe fatta una volta ogni 12 mesi, preferibilmente prima della bella stagione. Soprattutto se si hanno molti nei, se uno o più di essi hanno un diametro superiore ai 6 mm, se si è notata la comparsa di nuovi nei e se ci si accorge che un vecchio neo si modifica, se si ha familiarità con neoplasie cutanee, se si hanno nevi congeniti giganti e se si notano modificazioni dei nei in gravidanza".

Con pelle scura o chiara, non fa differenza: chi ha molti nei "deve prestare la massima attenzione – mette in guardia il presidente di Sidemast – esponendosi ai raggi solari al mattino presto e non oltre le 11 e al pomeriggio dopo le 17, gli orari canonici dei bambini, applicando la protezione solare più adatta al proprio fototipo". Attenzione anche al melasma, condizione cutanea comune caratterizzata da macchie marroni o grigio-marroni che compaiono sul viso in chiazze irregolari, causata non solo dai cambiamenti ormonali. "L'esposizione ai raggi ultravioletti del sole stimola la produzione di melanina nella pelle. Un'esposizione prolungata o eccessiva senza un'adeguata protezione è causa del melasma. Quindi, appena si rientra dalle vacanze è bene sottoporsi ad un controllo dal dermatologo", conclude.