Roma, 28 ago.
(Adnkronos Salute) – A pochi giorni dall'esodo estivo di luglio, gli italiani possono andare in vacanza senza la paura che malattie infettive note o meno tornino ad alzare la testa? "Io non credo che ci saranno grosse differenze rispetto alle estati precedenti, ma dopo il Covid c'è una maggiore attenzione a tutto quello che riguarda le infezioni. Mi è capitato di sentire riflessioni sul boom di infezioni respiratori, ad esempio. Però prima della pandemia Covid succedeva lo stesso anche con numero maggiori ma non ci facevano attenzione".
Così all'Adnkronos Salute l'infettivologo Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive ospedale policlinico San Martino di Genova.
"I problemi dell'estate saranno di diversi tipi: c'è ancora una importante circolazione di virus respiratori parainfluenzali, quindi metapneumovirus, coronavirus, picornavirus, adenovirus, minori rispetto all'influenza. Poi c'è l'ultima variante Sars-CoV-2, la KP.3 che ci sta dando qualche caso in più soprattutto tra gli anziani, anche impegnativo – avverte – Poi le infezioni estive della pelle, l'impetigine ad esempio, e poi le punture di insetti come le zanzare che portano malattie come la West Nile, presente in Italia, la potenzialità della Dengue che potrebbe dare origine ad un focolaio autoctono.
E poi la puntura delle zecche che può dare la malattia di Lyme".
"Dobbiamo fare attenzione e non usare gli antibiotici per le infezioni della pelle, evitiamo che dopo puntura delle zecche si prescrive dieci giorni di doxiciclina – rimarca l'infettivologo – Poi le gastroenteriti di origine batterica (il norovirus, il rotavirus, la salmonella, l'E.Coli, gli stafilococchi, la shigellosi), qui si devono avere seguire alcune raccomandazioni come lavarsi le mani, consumare cibi cotti, pulire bene i coltelli e le superfici, poi evitare lo street food in paesi a rischio.
Ma -conclude – anche non scegliere al mare un tramezzino alla maionese se abbiamo la percezione che sia stato conservato male, ad esempio al sole".