Esplosioni in Iran: oltre 100 morti alla tomba di Soleimani

Sale il conto dei morti delle due esplosioni avvenute ieri in Iran vicino alla tomba di Soleimani: la data non è casuale

Nella giornata di ieri, 3 gennaio 2024, si celebrava il quarto anniversario della morte del leader pasdaran Qassem Soleimani.

In Iran, centinaia di persone sono andate in pellegrinaggio sulla sua tomba, quando ad un tratto si sono verificate due tremende esplosioni. Il bilancio è spaventoso: oltre morti e centinaia di feriti.

Esplosioni in Iran: centinaia di feriti e quasi 100 morti

Ha superato quota 100il conto delle vittime delle terribili esplosioni che si sono verificate ieri pomeriggio in Iran, vicino alla tomba di Soleimani, il leader pasdaran ucciso da un’operazione Usa esattamente quattro anni fa.

Il primo scoppio si è verificato a 700 metri dalla tomba, il secondo, ancora più letale, ad un chilometro: in pochi istanti sono morte decine di persone, tra le quali anche diversi poliziotti.

Le cause delle esplosioni in Iran: cosa sappiamo

In un primo momento, si pensava che le esplosioni potessero essere ricondotte allo scoppio di una bombola a gas, ma quasi subito si è capito che poteva trattarsi di un attacco terroristico.

Quest’ultima ipotesi è stata subito caldeggiata dalla Tv di Stato dell’Iran, ma anche da alcuni alleati del Paese. Erdogan, ad esempio, ha commentato su X: “Siamo profondamente rattristati per l’atroce attacco terroristico che è stato messo in atto nella provincia di Kerman in Iran”. Anche Putin ha fatto sentire la sua voce: “Attacchi scioccanti nella loro crudeltà e cinismo” – così come la Jihad islamica palestinese“Questa mossa codarda non farà altro che rafforzare l’unità della ummah islamica e la loro fede nella resistenza”.