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Nella provincia sud-occidentale del Baluchistan, in Pakistan, due esplosioni hanno scosso gli uffici dei candidati elettorali, mietendo 22 vittime e innescando preoccupazioni diffuse sulla sicurezza in previsione delle elezioni imminenti.
Esplosioni in Pakistan: instabilità nel paese
Il Pakistan si prepara ad andare alle urne in un clima di crescente instabilità, caratterizzato dagli attacchi militanti sempre più frequenti degli ultimi mesi e dall’incarcerazione di Imran Khan, il vincitore delle precedenti elezioni nazionali. Nonostante la crisi economica e altri problemi che minacciano questo paese dotato di armi nucleari, l’attenzione dei media è concentrata su Khan e sulla sua situazione giudiziaria.
Dodici vittime nel primo attacco
Il primo attacco, che ha causato la morte di 12 persone, si è verificato presso l’ufficio di un candidato indipendente nel distretto di Pishin. La seconda esplosione, avvenuta a Qilla Saifullah, una città vicino al confine con l’Afghanistan, ha colpito un ufficio del Jamiat Ulema Islam (JUI), un partito religioso che è già stato bersaglio di attacchi militanti, secondo quanto riferito dal ministro provinciale dell’Informazione.
Sconosciuta l’identità degli autori
Al momento non è chiara l’identità degli autori degli attacchi. Diversi gruppi, tra cui i militanti islamici talebani pakistani e i gruppi separatisti del Baluchistan, sono noti per opporsi allo Stato pakistano perpetrando di recente diversi attacchi nel paese.