Vittorino Bernardini, padre di Nicholas, ha raccontato al Corriere della Sera quanto accaduto al figlio, uno dei sopravvissuti all’esplosione di Suviana: “Non ho visto niente, ho sentito solo il botto” ha raccontato il giovane al padre.
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Esplosione Suviana, il racconto del padre di uno dei sopravvissuti
“Mio figlio è riuscito a risalire dopo il botto, è corso fuori insieme ai suoi colleghi e ha coperto il viso con una maglia: è grazie a quello che non ha riportato danni ai polmoni” ha raccontato Vittorino Bernardini, il padre dell’operaio di 25 anni scampato alla strage di Suviana.
Nicholas, tra i feriti dell’esplosione della centrale di Bargi, è l’unico che è stato dimesso dall’ospedale perché con ferite più lievi, ustioni alle mani. Il 25enne, che vive a Gaggio Montano ed è un dipendente di Enel Green Power, è ora sotto choc: “Non vuole molto parlare di quello che è successo nemmeno con noi, lasciamo che sia lui a parlarcene, quando se la sentirà“.
“Abbiamo pianto insieme”
Il padre di Nicholas ha continuato a raccontare: “Quando sono arrivato lo stavano medicando.
Abbiamo pianto insieme, non ci siamo detti nulla. Ci siamo abbracciati e abbiamo pianto, ecco tutto quello che abbiamo fatto. Alla fine ha riportato solo diverse ustioni alle mani perché nel momento dell’esplosione è stato molto rapido nel coprirsi il naso con la maglia e questo ha impedito che respirasse le esalazioni. Inoltre i soccorsi sono stati impeccabili“.
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