Argomenti trattati
Un’esplosione che ha scosso Calenzano
Questa mattina, un’esplosione devastante ha colpito il deposito carburanti dell’area Eni a Calenzano, in provincia di Firenze. L’incidente ha causato la morte di almeno due persone, mentre nove sono rimaste ferite e tre risultano disperse. Le autorità locali hanno immediatamente attivato un’unità di crisi per gestire la situazione e coordinare i soccorsi.
Le conseguenze immediate dell’incidente
Le fiamme, che si sono propagate nella zona delle pensiline di carico, non hanno interessato il parco serbatoi, ma la deflagrazione ha creato una colonna di fumo visibile anche dai comuni circostanti. Il governatore toscano, Eugenio Giani, ha informato tramite i social media che tutti gli ospedali e i servizi di pronto soccorso sono stati allertati. Il Dipartimento della protezione civile ha emesso un avviso per la popolazione, invitando a tenere chiuse le finestre e a mantenere una distanza di sicurezza di cinque chilometri dall’area dell’esplosione.
Interventi delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco
Le forze dell’ordine e i vigili del fuoco sono intervenuti prontamente per domare le fiamme e garantire la sicurezza della zona. L’uscita di Calenzano dell’autostrada A1 è stata chiusa in entrambe le direzioni, con inviti a utilizzare i caselli di Scandicci o Barberino del Mugello. Anche la circolazione ferroviaria è stata sospesa sulle linee Firenze-Bologna e Firenze-Prato-Pistoia, a causa dell’intervento dei soccorsi. Testimonianze di operai e residenti descrivono il momento dell’esplosione come un’esperienza traumatica, paragonabile a un attacco bellico, con vetri in frantumi e scaffalature crollate.