L’incidente si sarebbe verificato alla pensilina numero 6 dell’area di carico, che conta un totale di 10 pensiline. Alle 10:20 di lunedì 9 dicembre, a Calenzano, vicino a Firenze, una violenta esplosione ha devastato un deposito di carburante Eni. La protesta degli operai cresce, con la proclamazione di numerosi scioperi.
Esplosione a Calenzano: la protesta continua con scioperi e manifestazioni
L’incendio al deposito di carburanti è stato domato, ma la rabbia dei lavoratori non si spegne. Dopo l’esplosione di Calenzano, che ha causato la morte di cinque persone, oggi è stato proclamato uno sciopero di due ore anche alla raffineria di Livorno.
“Il buon senso, come è evidente a tutti, ci dice che quel luogo è inappropriato per le funzioni che lì vengono svolte. Mi faccio carico anche delle preoccupazioni del territorio”, ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Giani ha puntualizzato al Corriere della Sera che, quando il deposito fu realizzato alla fine degli anni ’50, l’area era tutta campagna e la sua localizzazione era appropriata, ma oggi non lo è più. Oggi, infatti, intorno ci sono capannoni, aziende e residenze, e la zona è densamente popolata e antropizzata. È evidente, ha aggiunto, che per funzioni simili siano necessari luoghi più appropriati.
Inoltre, nella giornata di oggi, mercoledì 11 dicembre, nell’area metropolitana di Firenze, si terrà uno sciopero generale di 4 ore indetto da Cgil, Cisl e Uil, con una manifestazione a Calenzano.
“È l’ennesima strage che dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, che questo sistema di impresa è fondato sull’insicurezza, sulla mancanza effettiva di procedure in grado di garantire la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori”, ha affermato Maurizio Landini, leader della Cgil.
Esplosione a Calenzano: giornata di lutto regionale
Oggi è stata proclamata una giornata di lutto regionale in ricordo delle vittime dell’esplosione nel deposito di carburanti Eni a Calenzano, che ha provocato la morte di cinque persone e numerosi feriti.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha dichiarato:
“Le bandiere degli edifici della Regione saranno esposte a mezz’asta per l’intera giornata e verranno listate a lutto”.
Alle ore 10, in via Erbosa a Calenzano, sede dell’impianto, si terrà una cerimonia per commemorare le cinque vittime dell’esplosione, con un momento di vicinanza anche ai feriti e ai familiari delle persone coinvolte. Questa sera, invece, l’arcivescovo di Firenze, monsignor Gherardo Gambelli, presiederà una veglia di preghiera nella basilica di Santissima Annunziata, durante la quale sarà recitato il rosario in suffragio delle vittime dell’esplosione nel deposito Eni.