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I feriti nell’esplosione avvenuta alla centrale di Bargi sono ricoverati in diversi ospedali: Parma, Cesena, Pisa e al Sant’Orsola di Bologna.
Le condizioni dei feriti nell’esplosione alla centrale di Bargi
Sono definite stazionarie le condizioni dei feriti, ricoverati in diversi ospedali dell’Emilia-Romagna, tranne il quinto ricoverato a Pisa.
Stabili le condizioni dei due lavoratori portati all’ospedale Bufalini di Cesena. A quanto si è appreso, entrambi sarebbero residenti nella zona in cui è avvenuta la tragedia.
Dei due ricoverati nella struttura romagnola, uno, un ragazzo di 25 anni, ha riportato ustioni non particolarmente gravi alle mani e si trova in osservazione breve intensiva.
Un uomo di 42 anni, ha riportato ustioni di maggiore gravità, di terzo grado, ed è ricoverato nel reparto Grandi Ustionati in prognosi riservata.
In rianimazione all’ospedale di Parma c’è un altro lavoratore ferito, di 54 anni. È in prognosi riservata, in condizioni stazionarie ma critiche sempre a causa delle ustioni. Ugualmente in prognosi riservata un altro lavoratore ferito, di 35 anni, ricoverato in rianimazione a Bologna al Sant’Orsola.
Le condizioni dei feriti e dei dispersi
I feriti sono ustionati e hanno inalato gas, ci sono anche traumi da schiacciamento, per il crollo del solaio: poche le speranze di trovare in vita i dispersi. Alcuni di loro sarebbe al livello dell’esplosione, altri nel piano inferiore pieno di acqua e detriti.
I tre morti nell’esplosione della centrale idroelettrica di Bargi
A quanto si apprende sono state portate all’ospedale Maggiore di Bologna le salme dei tre lavoratori morti ieri nell’esplosione che si è verificata nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana.
I corpi dei tre operai sono stati posti sotto sequestro dall’autorità giudiziaria in vista della probabile autopsia che verrà eseguita.