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ESG significa anche benessere dei lavoratori ed innovazione, gli esempi virtuosi: Gruppo Coram e Alfa Sistemi

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(Adnkronos) - Udine 4 febbraio 2025 - ESG, Environmental, Social, Governance, si traduce in modi diversi per ogni azienda che applica i principi cardine per il loro sviluppo. Alla cui base vi è la sostenibilità, un concetto generale che passa dallo sviluppo integrale del lavoratore, fi...

(Adnkronos) – Udine 4 febbraio 2025 – ESG, Environmental, Social, Governance, si traduce in modi diversi per ogni azienda che applica i principi cardine per il loro sviluppo. Alla cui base vi è la sostenibilità, un concetto generale che passa dallo sviluppo integrale del lavoratore, fino al rispetto dell’ambiente che, si traduce poi, in una migliore e maggiore competitività. Esempi ben distinti di aziende che credono, in modo reale, nei principi ESG, sono il Gruppo Coram e Alfa Sistemi, con le protagoniste: Alessia Rampino e Federica Meroi.

Il Gruppo Coram, gruppo di società che eroga servizi sanitari privati e convenzionati e servizi per le aziende, continua ad aumentare la sua capacità occupazionale con un costante percorso di miglioramento, La strada intercorsa passa anche per un’evoluzione del look degli operatori, da sempre in divisa uguale per tutti. Per le donne arriva l’opzione pantalone. L’ad Alessia Rampino afferma: il benessere di chi opera con noi e degli utenti è – e sempre sarà – al primo posto. Rigore, ordine, pulizia, cordialità e un tocco di eleganza. Sono le cifre distintive che caratterizzano Coram, che oggi impegna più di duecento collaboratori. Entrando in ogni sede della società è immediata la percezione di spazi che sono curati nel dettaglio: progettati privilegiando la funzionalità e la massima fruibilità puntano a far sentire a proprio agio l’utente. Luminosità, cura dei particolari, colori, estrema pulizia, creano un’atmosfera gradevole.

Gli operatori sono immediatamente riconoscibili dall’uniforme che indossano: un completo blu, e dettagli, come la cravatta rossa per gli uomini e un tailleur per le donne con una camicia bianca.

Una mise che Dagmar Maria Cordaro (coofondatrice del Gruppo Coram), volle fortemente, affinché ci fosse immediata riconoscibilità, i colori e l’uniformità divengono riferimento per le tutti coloro che accedono alle strutture. Sicurezza per gli utenti e al contempo una espressione di stile che caratterizza l’azienda in ogni suo aspetto. Quest’anno l'azienda – guidata dall’amministratrice delegata Alessia Rampino – espressione della seconda generazione dei fondatori, ha deciso un rinnovo delle divise. Manterranno l’imprinting della fondatrice e interpreteranno i tempi. Per le donne, ci sarà la possibilità di scegliere se indossare la gonna o il pantalone. Rimangono i colori distintivi del marchio: blu e rosso.

Un’ intervento, che riflette la filosofia con cui l’ad Alessia Rampino interpreta il concetto di welfare: il benessere dei lavoratori e degli utenti passa, anche, per scelte che potrebbero sembrare poco rilevanti, ma che incidono sulla vita quotidiana delle persone.

Ci è parso un buon momento per apportare le modifiche alle divise – spiega Rampino – seppur nella visione di continuità con il passato. Una novità che conferma la nostra, costante volontà di guardare sempre al futuro. Le divise aumentano il senso di appartenenza di chi le indossa e confermano la forte volontà di attenzione agli utenti. Un follow me rappresentato, dai colori che – da anni – rassicurano gli utenti.

Federica Meroi, executive officer della tecnologica friulana Alfa Sistemi, afferma che: ‘I temi ESG (Environmental, Social, Governance) sono ormai un imperativo categorico per le aziende che vogliono essere competitive nel lungo periodo. Non si tratta più solo di una questione di reputazione o di rispondere a normative, ma di un fattore strategico che influisce direttamente sulla resilienza aziendale. Le imprese italiane, soprattutto quelle che operano a livello internazionale, sono sempre più chiamate a misurare e migliorare il loro impatto ambientale, sociale e di governance. In Italia e in Europa la spinta verso la sostenibilità rimane forte, anche grazie alla crescente attenzione da parte dei consumatori e degli investitori. Qui il ruolo della digitalizzazione è cruciale. Il digitale non solo aiuta a ottimizzare i processi aziendali, rendendoli più efficienti e a ridurre gli sprechi, ma rappresenta anche un vero e proprio acceleratore per le iniziative ESG. Pensiamo ad esempio all’utilizzo di tecnologie come l'IoT, che consentono di monitorare in tempo reale i consumi energetici e ottimizzare l’uso delle risorse. Inoltre, la digitalizzazione aiuta a raccogliere e analizzare i dati in modo più preciso, rendendo più facile la rendicontazione ESG e migliorando la trasparenza aziendale, un aspetto fondamentale in un contesto in cui la fiducia dei consumatori e degli investitori è sempre più legata alla responsabilità sociale e ambientale delle imprese. Non possiamo non considerare che, oltre ad essere una responsabilità, la sostenibilità sia anche una grande opportunità di innovazione. Le aziende italiane che adottano pratiche più sostenibili e digitalizzate non solo migliorano la loro efficienza, ma sono in grado di ridurre i costi a lungo termine e attrarre investimenti. In questo contesto, l’adozione di modelli di business circolari, la riduzione delle emissioni, la gestione intelligente delle risorse tramite il digitale diventano non solo scelte etiche, ma anche scelte che creano valore tangibile. Per fare impresa in modo etico, e per essere davvero competitivi nel futuro, non possiamo sottrarci all'adozione dei principi ESG e delle tecnologie digitali. La vera sostenibilità è una questione integrata, che riguarda tanto il piano ambientale quanto quello sociale e tecnologico. L’economia italiana può sembrare "ingessata" sotto diversi aspetti, soprattutto quando si guardano le difficoltà strutturali e la lentezza nell’adozione di tecnologie in alcune aree. Tuttavia, l’innovazione digitale rappresenta un’opportunità enorme per superare queste rigidità. Le aziende italiane, soprattutto quelle che operano su scala internazionale, sono sempre più orientate a investire in soluzioni digitali per migliorare la produttività, l'efficienza e l’adattamento alle nuove esigenze di mercato. Per esempio, l’automazione, l’AI e il cloud stanno ridisegnando i processi aziendali, permettendo alle imprese di essere più agili e reattive. Le grandi aziende sono avanti in questo processo, ma è fondamentale che anche le piccole e medie imprese possano colmare questo gap se vogliamo dare un nuovo slancio all’economia nazionale. Per le aziende italiane, l'adozione di tecnologie avanzate, come l'AI, l'automazione dei processi, e la gestione intelligente dei dati, è diventata fondamentale non solo per mantenere la competitività, ma anche per riuscire ad adattarsi velocemente alle richieste di un mercato globale che cambia in continuazione. Per le imprese italiane non conta solo "essere presenti" nei mercati globali, ma farlo con una strategia digitale integrata che abbracci tutti gli aspetti del business, dall'e-commerce all'analisi dei dati, passando per la gestione della supply chain globale. Le aziende italiane che hanno saputo abbracciare la globalizzazione in modo intelligente, con una forte base digitale, sono quelle che oggi stanno riuscendo a guadagnare quote di mercato, migliorare l'efficienza operativa e raccogliere valore aggiunto’.

Francesca Schenetti

giornalista professionista

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