Erik Menendez, la vera personalità dietro la serie “Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story” di Netflix, è un uomo coniugato e ha una figlia, nonostante non sia la sua genetica. Si sposò con una donna di nome Tammi, la quale è stata menzionata nell’ultimo episodio della serie creata da Ryan Murphy. Prima di incontrare Erik Menendez, Tammi era coniugata con un uomo chiamato Chuck Saccoman e viveva con lui e la loro figlia adolescente. Tammi ebbe per la prima volta una visione del caso Menendez in televisione. Emotivamente colpita dalla storia di Erik, decise di scrivergli una lettera in prigione e confessò a People che disse a Chuck della sua intenzione e lui le diede il via libera.
Erik, parlando con la stessa rivista, rivelò che la lettera di Tammi ebbe un impatto su di lui. Affermò che: “Quando ho letto la sua lettera, ho avvertito qualcosa, l’ho separata dal cumulo di lettere che ricevo, era diversa. Mi ha ispirato una sensazione positiva e ho deciso di risponderle. Iniziammo a scriverci spesso, dando vita a un rapporto speciale.”
Erik conobbe Tammi in prigione. Tammi e Chuck avevano due figlie, tra cui Talia, che aveva solo nove mesi quando Chuck si suicidò. Proprio per questo motivo, Talia considera Erik come il suo padre e così lo descrive sul suo account Instagram. Tammi ed Erik si incontrarono in carcere nel 1997 (l’anno successivo al suicidio di Chuck) e si sposarono l’anno successivo, nel 1998. Nonostante Erik non sia il padre biologico di Talia, lei lo considera tale e gestisce l’account Instagram @seterikmenendezfree, dove chiede attivamente la sua liberazione.
Nel 2020, Talia ha condiviso un post su Instagram dove raccontava quanto suo padre fosse stato paterno, più di molti altri nel mondo. Ricordando i vecchi tempi, ha detto che le guardie le permettevano di portare i compiti in prigione e suo padre la aiutava durante ogni visita. Purtroppo, questa pratica non è più consentita.