Roma, 6 nov.
(Adnkronos) – "L'Italia è convinta che l'energia da fusione sia una tecnologia che ha le potenzialità per garantire la sicurezza energetica, ridurre l'uso dei combustibili fossili, salvaguardare la competitività del sistema economico". L'Italia "è particolarmente impegnata nei confronti dell'energia da fusione" e "non è dunque un caso che il gruppo mondiale per l'energia e la fusione si incontri per la prima volta in Italia. Grazie alla nostra tradizione, al prestigio della nostra ricerca scientifica, al contributo fondamentale che l'Italia ha dato al progresso tecnologico mondiale, come ha sintetizzato il direttore Grossi, l'Italia resta il più nucleare tra i paesi non nucleari nonostante abbia interrotto la produzione di energia elettronucleare alla fine degli anni '80, ma la presenza qui in questa sala anche dei rappresentanti delle principali società italiane di energia, dimostra anche su questo versante un'attenzione particolare".
Così la premier Giorgia Meloni, in un messaggio letto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano all'Evento ministeriale inaugurale del Gruppo Mondiale per l'Energia da Fusione, alla Farnesina. La presidente del Consiglio non è intervenuta perché costretta a casa da una "brutta influenza", ha spiegato alla platea lo stesso Mantovano.
"L'industria nucleare italiana si colloca all'ottavo posto in Europa per numero di addetti, circa 40.000 – ha indicato la premier -, è un punto di riferimento della catena di approvvigionamento internazionale, dispone di un'expertise tecnologica di altissimo livello, Il nostro sistema universitario forma un numero importante di ingegneri, di fisici nucleari apprezzati a livello internazionale.
Le nostre realtà d'eccellenza si distinguono per ambiziosi progetti di ricerca e di sviluppo".