Negli ultimi 15 anni, le grandi imprese italiane hanno ricevuto circa 20 miliardi di euro in bonus energetici, finanziati dalla collettività attraverso un prelievo nelle bollette. Questi fondi hanno contribuito a contenere i costi dell’energia per le aziende, aumentando nel tempo fino a superare i 2 miliardi di euro l’anno. Tuttavia, nonostante questi aiuti, la produzione industriale è in calo da 23 mesi.
Energia e bonus bollette per le imprese: oltre 2 miliardi di sussidi
Ora che il costo dell’energia è tornato a salire (+43% nell’ultimo anno), gli industriali chiedono ulteriori interventi. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha sollecitato un confronto immediato per rivedere il sistema di formazione del prezzo dell’energia e diversificare le fonti di approvvigionamento.
“Dobbiamo proteggere il nostro presente e costruire un futuro più solido“.
A questa richiesta ha risposto Elettricità Futura, l’associazione che rappresenta il settore elettrico italiano, sottolineando che oggi le difficoltà maggiori riguardano le famiglie e le piccole e medie imprese, che non godono degli stessi benefici concessi ai grandi gruppi industriali.
Energia e bonus bollette per le imprese: le agevolazioni
Le grandi aziende, infatti, già usufruiscono di agevolazioni come l’interrompibilità (attiva dal 2008 e costata finora 9 miliardi di euro), l’interconnector (che permette di pagare prezzi allineati a quelli dei Paesi confinanti e vale 400 milioni l’anno) e il rimborso CO₂ (140 milioni di euro annui, con ipotesi di raddoppio). A questi, ora si aggiunge il meccanismo dell’Energy Release.
Infine, c’è l’esenzione parziale dai cosiddetti “oneri generali di sistema”, una voce di spesa che i consumatori faticano a comprendere ma che finanzia lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Dal 2018, gli energivori sono parzialmente esentati dal pagamento, con un risparmio annuale di circa un miliardo di euro. Gli aiuti da oltre due miliardi di euro all’anno, però, sono destinati esclusivamente alle grandi imprese.
Questi incentivi, in vigore da quasi 20 anni, hanno permesso di mantenere competitivi i costi dell’energia per le grandi aziende. Tuttavia, Elettricità Futura propone ora di destinare maggiori risorse ai segmenti più vulnerabili attraverso contratti a lungo termine.