Tramite una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, Emma Bonino ha avuto modo di contestare le posizioni di Papa Francesco e del Vaticano su numerosi argomenti, tra cui eutanasia, aborto, gender e maternità surrogata. Stando a quanto ha dichiarato, seppur comprendendo la visione della chiesa, è contraria a trasformare un peccato in un reato.
Peccato non è sinonimo di reato
Le parole della leader radicale Emma Bonino ammoniscono le posizioni del Papa e del Vaticano, sottolineando come da non credente rispetta le posizioni della chiesa, ma da politica e legislatore è convinta che in un paese libero e democratico come l’Italia un peccato non può assolutamente trasformarsi in reato.
Bonino ha poi osservato come la condanna dell’aborto sia in linea con la dottrina della Chiesa ma non la condivide, soprattutto perché ha passato molti anni a lottare per questo diritto anche per evitare la piega dell’aborto clandestino. Nonostante ciò, ha comunque trovato un punto di intesa con il Vaticano, che riguarda i migranti e la loro dignità calpestata che spesso viene denunciata dal Vaticano e da Papa Francesco.
Bonino e Papa: altri dissidi
La leader radicale ha anche ribadito come la questione della maternità surrogata non si possa risolvere con un divieto universale, ma solo con un bilanciamento adeguato attuando, se necessario, dei paletti.
Ha poi concluso commentando la sua battaglia per l’eutanasia sostenendo le iniziative dell’Associazione Coscioni. A tal riguardo, Bonino ha sottolineato come cattolici e laici non dovrebbero scontrarsi come già avvenuto in passato con il divorzio, dovrebbero invece collaborare per il raggiungimento di una legge adeguata.