Eminem: "Prendevo 90 pasticche al giorno, ecco come sono uscito dal tunnel della droga"

E' stato un anno d'oro per Eminer. Il rapper bianco di Detroit è tornato alla grande con "Recovery" (album più venduto dell'anno), il singolo con Rihanna "Love the way You Lie" è stato pluripremiato ed è ancora in classifica e i prossimi Grammy Awards lo vedranno protagonista con ben 10 nominat...

E’ stato un anno d’oro per Eminer.

Il rapper bianco di Detroit è tornato alla grande con “Recovery” (album più venduto dell’anno), il singolo con Rihanna “Love the way You Lie” è stato pluripremiato ed è ancora in classifica e i prossimi Grammy Awards lo vedranno protagonista con ben 10 nomination. Ma si sa, la notte è più buia prima dell’alba e cosi The Slim shady ha fatto luce sul suo cono d’ombra, parlando della sua dipendenza dai farmaci e dalle droghe e dei suoi anni di silenzio forzato.

A “Rolling Stone” il cantante ha dichiarato di prendere le sue pillole non più per sballarsi ma come abitudine per una normale quotidianità. Tutto è cominciato durante le riprese di “8 mile”, film del 2002, e si è concluso solo l’anno scorso con il percorso di disintossicazione.

“Il mio regime quotidiano consisteva in un Vicodin extra forte appena sveglio e poi Vicodin per tutto il giorno. Fattasi sera attaccavo col Valium.

Ad ogni ora me ne facevo 4 o 5. l’Ambien mi dava il colpo di grazia per andare a dormire. Alla fine non credo che tutta quella me**a mi facesse dormire più di due ore per notte. E’ molto simile a quanto ho letto a proposito di Michael Jackson e cioè che la notte si svegliava di continuo per prendere altre pastiglie. Esattamente come facevo io.»

Il rapper ha poi proseguito: “Prendevo talmente tante pillole che non mi servivano nemmeno più per sballare, ma semplicemente per rimanere normale.

In un giorno potevo consumare qualcosa come 40/60 Valium e 20/30 pastiglie di Vicodin. Sono stato salvato in extremis da un’overdose di metadone, che mi avrebbe certamente portato alla morte. Mi ero fatto l’equivalente di 4 bustine di eroina. Sapevo che dovevo cambiare la mia vita. Ero una persona terribile.C’è un tempo, nella vita, in cui smetti di fare certe cose. E’ il tempo di crescere”.