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Alluvione Emilia Romagna, stop alla nomina di Bonaccini commissario

Stefano Bonaccini

Dopo l'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini non è stato nominato commissario

Sembrava quello di Stefano Bonaccini il nome più scontato per essere scelto a coordinare la ricostruzione nei territori dell’Emilia Romagna devastati dall’alluvione. Eppure, il governo non ha ancora affidato il ruolo di commissario al governatore della regione.

Emilia Romagna, stop a Bonaccini commissario: tensione con il centrodestra

Non solo il Partito democratico, che si è messo in prima fila, ma anche diversi presidenti di regione, si sono espressi a favore della candidatura di Bonaccini per questo importante ruolo. Stefano Bonaccini potrebbe essere il nome giusto, come spiega anche Giovanni Toti: “Credo che nessuno seriamente possa pensare di non fare un presidente di regione o un sindaco come commissario. Vorrebbe dire in qualche modo andare anche in contrasto con la volontà popolare che ha affidato a quelle persone la gestione di quel territori.” Ma nella maggioranza è soprattutto la Lega ad essere in disaccordo, nonostante le parole di Salvini: “A proposito del futuro commissario non c’è nessun veto o antipatia nei confronti di alcuno.”

La bocciatura di Jacopo Morrone

All’interno del Carroccio, però, sembra esserci qualcuno che la pensa diversamente. Jacopo Marrone, segretario della Lega in Emilia Romagna, si è così espresso sulla questione: “Non è lui l’uomo giusto al posto giusto. La logica vorrebbe che a riparare i danni fosse un commissario terzo, di alto profilo, estraneo alla politica e all’amministrazione regionale.” Fonti governative, poi, fanno filtrare che anche a Roma ci sarebbe più di una persona, interna all’esecutivo, che sarebbe contraria alla nomina di Bonaccini come commissario, in uno scenario che più passano i giorni più si fa intricato.