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Un fenomeno in crescita
Nel corso del 2023, l’Italia ha registrato un numero allarmante di omicidi, con 263 casi fino al 3 novembre. Tra queste vittime, 96 erano donne, di cui 82 uccise in contesti familiari o affettivi. Questi dati, forniti dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, evidenziano un’emergenza sociale che richiede un intervento immediato e deciso. La violenza di genere non è solo un problema individuale, ma un fenomeno che colpisce l’intera società, richiedendo un approccio collettivo e coordinato.
Braccialetti elettronici: una misura di protezione
Per affrontare questa crisi, il governo italiano ha implementato misure di sicurezza come l’uso di braccialetti elettronici. Attualmente, sono attivi 10.458 dispositivi, di cui 4.677 specificamente per l’antistalking. Questi strumenti hanno dimostrato di essere efficaci: solo nel mese di ottobre, hanno portato all’arresto di 46 persone. Tuttavia, la gestione di un numero così elevato di braccialetti presenta sfide significative per le Forze di polizia, che devono garantire un monitoraggio costante e tempestivo delle situazioni di rischio.
Criticità e soluzioni
Il ministro Piantedosi ha sottolineato le difficoltà tecniche legate all’uso dei braccialetti, come problemi di connessione e tempi di attivazione. Per affrontare queste criticità, è stato istituito un Gruppo di lavoro interforze, che include rappresentanti del ministero della Giustizia e della società fornitrice del servizio. L’obiettivo è migliorare l’efficacia del sistema di monitoraggio, garantendo che le Forze di polizia possano intervenire rapidamente in caso di emergenza. È fondamentale che ogni misura adottata sia adeguata ai profili di rischio, per garantire la massima protezione alle vittime di violenza.