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Un grido d’aiuto dal deserto
Negli ultimi giorni, il deserto tunisino è diventato il teatro di una crisi umanitaria senza precedenti. Le richieste di aiuto da parte di migranti abbandonati dalle autorità tunisine si stanno moltiplicando, con la Ong Mediterranea Saving Humans che lancia un appello urgente per salvare vite umane. Secondo le testimonianze raccolte, un gruppo di sette persone è stato catturato dalla Garde Nationale tunisina mentre tentava di attraversare il Mediterraneo. Riportati a terra, sono stati poi sequestrati e abbandonati nel deserto, esponendoli a un destino terribile.
Le condizioni disperate dei migranti
Le condizioni in cui si trovano questi migranti sono estremamente critiche. Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans, ha dichiarato che continuano a ricevere decine di richieste di soccorso, in particolare nel tratto a sud-ovest tra Tunisia e Algeria. Le vittime di questa situazione non sono solo uomini, ma anche donne e bambini, deportati dalle autorità tunisine con l’ausilio di mezzi forniti dall’Italia. Alcuni di loro hanno già sopportato il trauma di naufragi, solo per essere catturati e condannati a morire nel deserto.
Un appello alla comunità internazionale
La Ong ha chiesto l’intervento della Croce Rossa Internazionale e ha sollecitato l’attivazione di operazioni di soccorso per queste persone in pericolo. Marmorale ha sottolineato l’urgenza di porre fine a queste deportazioni, definendo l’accordo tra il governo italiano e l’autocrazia tunisina come un lato oscuro della politica migratoria. Le notizie riguardanti queste atrocità sono state inviate anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai Presidenti di Camera e Senato del Parlamento italiano, affinché si prenda coscienza dei crimini di cui si è complici nella lotta contro l’immigrazione.