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Emergenza sanitaria in Congo: la testimonianza di una giovane dottoressa

Giovane dottoressa in Congo durante emergenza sanitaria

La dottoressa Teodora Chiocci racconta le sfide sanitarie nel Katanga con Amka.

Un contesto di emergenza sanitaria

Il Congo, un Paese vasto e complesso, si trova ad affrontare una nuova emergenza sanitaria. Lubumbashi, la seconda città più grande della nazione, è situata nella regione del Katanga, lontana dai principali centri di comunicazione e assistenza. In questo contesto, la dottoressa Teodora Chiocci, volontaria per l’organizzazione Amka, ha condiviso la sua esperienza e le difficoltà che affronta quotidianamente. “Non esiste un sistema di comunicazione ufficiale nazionale, e nei villaggi dove opero, i telefoni sono un lusso raro”, spiega Chiocci. Questa mancanza di comunicazione rende difficile la diffusione di informazioni cruciali riguardanti la salute pubblica.

Malattie sconosciute e diagnosi difficili

La dottoressa Chiocci ha messo in evidenza un problema significativo: la scarsità di test diagnostici. “Siamo in un contesto in cui non ci sono strumenti adeguati per effettuare diagnosi corrette”, afferma. Questo porta a una situazione in cui malattie potenzialmente gravi possono rimanere non diagnosticate e quindi non trattate. “Quello che potrebbe sembrare un mistero qui, potrebbe essere una malattia nota in Occidente”, aggiunge, sottolineando l’importanza di una maggiore attenzione e supporto internazionale.

Il ruolo di Amka e le emergenze sanitarie

Amka, l’organizzazione di volontariato per cui lavora Chiocci, è attiva da 25 anni nel Sud del mondo, offrendo supporto a chi vive in condizioni di estrema povertà. “Mi occupo di malattie infettive, salute infantile e malnutrizione”, racconta. La popolazione congolese è abituata a fronteggiare emergenze sanitarie, avendo già affrontato epidemie di colera, ebola e vaiolo delle scimmie. Recentemente, un messaggio di allerta dell’ambasciata italiana ha avvisato della presenza di una malattia di origine sconosciuta nella provincia di Kwango, invitando i connazionali a evitare viaggi nelle aree colpite. “La situazione è critica e richiede attenzione immediata”, conclude Chiocci, evidenziando la necessità di un intervento coordinato per affrontare le sfide sanitarie in Congo.