Emergenza idrica in Basilicata: indagini e polemiche politiche

La Procura di Potenza indaga sulla gestione dell'emergenza idrica che coinvolge 29 Comuni.

La crisi idrica e le sue conseguenze

Negli ultimi mesi, la Basilicata ha vissuto una crisi idrica senza precedenti, con razionamenti drastici che hanno colpito 29 Comuni, tra cui il capoluogo Potenza. I cittadini, esasperati dalla situazione, hanno chiesto a gran voce l’intervento della magistratura. La Procura della Repubblica di Potenza ha quindi avviato un’indagine conoscitiva per fare luce sulla gestione dell’emergenza, senza al momento formulare ipotesi di reato o indagati. Questo intervento è stato accolto con un misto di sollievo e preoccupazione, poiché la questione non è solo tecnica, ma anche profondamente politica.

Le indagini e il ruolo delle istituzioni

I carabinieri hanno già effettuato sopralluoghi presso le sedi di Acquedotto Lucano, Arpa Basilicata e Autorità di Bacino, acquisendo documenti utili per l’indagine. L’obiettivo è accertare la regolarità delle operazioni messe in atto per fronteggiare la crisi idrica e garantire la sicurezza della popolazione, che conta circa 140 mila persone servite dallo schema Basento-Camastra. Le indagini si concentrano in particolare sulla decisione di convogliare l’acqua del fiume Basento, potabilizzata, nella diga del Camastra, ormai prosciugata, per evitare che i cittadini rimanessero completamente senza acqua.

Le reazioni politiche e le rassicurazioni

La situazione ha scatenato un acceso dibattito politico. Il Partito Democratico, attraverso il capogruppo in Consiglio regionale Piero Lacorazza, ha attaccato il governatore Vito Bardi e la maggioranza di centrodestra, accusandoli di errori nella gestione dell’emergenza. Dall’altra parte, il sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, ha invitato a mantenere l’unità in un momento critico, sottolineando che le divisioni sono controproducenti. Acquedotto Lucano ha rassicurato i cittadini sulla potabilità delle acque, affermando che sono state effettuate analisi approfondite prima dell’utilizzo.

Anche l’Arpab ha confermato la professionalità dei propri tecnici, sottolineando l’importanza della trasparenza nelle operazioni.

Il futuro della gestione idrica in Basilicata

La crisi idrica ha messo in evidenza la necessità di una gestione più efficace delle risorse idriche in Basilicata. Durante l’ultimo Consiglio regionale, la maggioranza di centrodestra ha bocciato la proposta di istituire una Commissione d’inchiesta avanzata dalla minoranza di centrosinistra, che avrebbe potuto chiarire eventuali responsabilità istituzionali.

Lacorazza ha evidenziato che una tale commissione sarebbe stata fondamentale per pianificare azioni a breve, medio e lungo termine per affrontare la crisi. La situazione attuale richiede un approccio collaborativo e proattivo da parte di tutte le istituzioni coinvolte per garantire un futuro sostenibile per la gestione delle risorse idriche in Basilicata.