Pietro, Monica e Giorgio Meneguzzi, cugini di Manuela Orlandi e figli dello “zio Mario”, sono stati ascoltati dalla Procura di Roma nell’ambito della nuova indagini sulla comparsa della ragazza.
Emanuela Orlandi, sono stati ascoltati i cugini: dubbi, insinuazioni e sospetti
I cugini di Emanuela Orlandi sono stati ascoltati dalla Procura di Roma. Uno di loro, Giorgio Meneguzzi, che all’epoca dei fatti era poco più che ventenne ma stava già programmando matrimonio e un concorso professionale, ha dichiarato che il fatto che abbiano indagato sulla loro famiglia gli crea un forte imbarazzo. “Ma è strano che io in 41 anni non sono mai stato ascoltato, neanche una volta e invece sono stato convocato a febbraio in Procura e ho subìto un interrogatorio” ha aggiunto l’uomo. A queste parole la seduta è stata secretata in quanto la commissione non ha voluto sovrapporsi al lavoro della magistratura.
Pietro Orlandi ha voluto fare chiarezza, riferendo che le sue sorelle sono state convocate in procura e poi anche i suoi cugini per porre delle domande sul ruolo dello zio, Mario, che era una delle persone più vicine al padre di Emanuela, Ercole, fino alla sua morte e che, prima che nella vicenda entrasse l’avvocato internazionale imposto dai Servizi segreti, Gennaro Egidio, per un certo tempo ha tenuto contatti con vari telefonisti. La sua figura è stata tirata fuori la scorsa estate, quando un servizio di La7 ha svelato che, nell’ambito delle indagini, era stato acquisito dalla Segreteria di stato un dossier con una confessione in cui Natalina Orlandi avrebbe confidato ad un prete di alcune avances da parte dello zio cinque anni prima della scomparsa della sorella.
Caso Emanuela Orlandi: il ruolo di Mario Meneguzzi
Secondo quanto riportato, anche la Procura di Roma ha voluto approfondire la vita di Mario Meneguzzi, ascoltando prima di tutto i parenti più stretti. L’audizione dei fratelli è stata ritenuta “soddisfacente” da Pietro Orlandi, in quanto grazie alle dichiarazioni del cugino Pietro Meneguzzi si sarebbero sciolti molti dubbi e molte insinuazioni sullo zio. “Insomma, mio cugino ha chiarito che Mario Meneguzzi non aveva nulla a che fare con i Servizi, che lui stesso fu indagato in lungo e in largo ma poi non emerse nulla e quindi la cosa su mio zio finì. Non c’era nessun legame con la scomparsa di mia sorella” ha dichiarato Pietro Orlandi.