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Ema Stokholma ha raccontato, qualche anno fa, il difficile e doloroso rapporto con sua madre Dominique, descrivendola come una donna molto violenta e affetta da gravi problemi psicologici. È tornata a parlare delle difficoltà vissute insieme al fratello nel salotto di Caterina Balivo a La Volta Buona.
Ema Stokholma e le difficoltà vissute nell’infanzia
Ema Stokholma è stata ospite oggi a La Volta Buona, il programma condotto da Caterina Balivo, in onda su Rai 1 tutti i giorni alle 14.
L’infanzia della dj è stata segnata da difficoltà, dovendo affrontare le continue violenze della madre, sia fisiche sia psicologiche, verso lei e il fratello:
“In casa non c’erano amore o parole dolci, solo violenza verbale e non, che succedeva tutti i giorni, se non a me a mio fratello. Sono stata vittima di violenze da parte di mia madre, delle volte le cose che mi diceva mi facevano più male della violenza fisica, che comunque subivo”, raccontò a Verissimo.
Ema Stokholma e il rapporto con il fratello
“Mio fratello? era venuto per un paio di mesi, poi è tornato in Francia. La separazione da mio fratello è stata davvero tosta“.
Gwendal, l’amato fratello di Ema Stokholma, è stato al suo fianco nella prima finale di Ballando con le Stelle 2022, dove hanno danzato insieme. Il legame che unisce i due è particolarmente forte, frutto di una solidarietà che li ha visti affrontare e superare insieme momenti difficili durante l’infanzia.
Ema Stokholma e le critiche ricevute dopo Sanremo Giovani
Ema Stokholma si è poi espressa a proposito delle critiche ricevute per aver parlato liberamente, nella sua partecipazione come giurata al Festival, dei problemi di salute mentale della cantante Mew, tra le nuove proposte di Sanremo Giovani. Un intervento che non è piaciuto ai fan, che l’hanno attaccata duramente sui social:
“Le critiche perché ho menzionato il suo passato? Secondo me non c’è un contesto giusto per parlarne, è giusto farlo quando si tratta di salute mentale. Mi colpisce chi ‘bullizza il bullo’, puoi anche non essere d’accordo ma puoi dirmelo anche con un altro tono”.