È dal 2016 che ne parla, che cerca di realizzare questo suo fantascientifico progetto ma, fino ad ora, non sembra essere riuscito a concretizzarlo.
Elon Musk è tornato a parlare della sua volontà di portare su Marte delle persone in carne ed ossa, dichiarando che riuscirà ad inviare un milione di coloni sulla superficie del pianeta rosso. C’è però un solo problema, non ha ancora spiegato bene come ci riuscirà.
I primi sbarchi nel 2029?
Mentre la Nasa si gingilla con simulazioni, Elon Musk sembra essere invece pronto a far partire i razzi verso Marte, o almeno questo è ciò che ha fatto recentemente intendere parlando ancora una volta della sua intenzione di inviare un milione di coloni sul pianeta rosso.
Peccato che non abbia spiegato nel dettaglio come ha intenzione di rendere questo progetto una realtà, soprattutto se consideriamo che ne parla da tempo, già dal 2016.
Ma non è la prima volta che la fissazione di Musk per Marte si fa risentire, nel 2022 ad esempio, parlando nuovamente di questo suo sogno, pronosticò che i primi pionieri avrebbero messo piede su Marte già nel 2029. Non aiuta poi il fatto che, in passato, l’imprenditore aveva ammesso che quello sul pianeta rosso non è un viaggio per ricchi, ma per gli esploratori che, probabilmente, moriranno.
Un’avvertimento che potrebbe diminuire il numero di eventuali volontari per la tratta Terra-Marte.
Le difficoltà tecniche
Sorvolando sulle mancate spiegazioni fornite da Musk, sembrano però esserci delle problematiche tecniche che non consentirebbero l’atterraggio su Marte. Per esempio Starship, il razzo di SpaceX, azienda aerospaziale fondata dall’imprenditore, al momento non è ancora in grado di raggiungere la luna. Per non parlare del numero di posti all’interno, può ospitare infatti in tutto 100 persone, ben lontane dal milione promesso dalla recente dichiarazione.