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Sabato. Congresso della Lega, Firenze. Elon Musk non è lì fisicamente, ma la sua voce arriva lo stesso, in collegamento remoto.
Elon Musk parla con la Lega, ma sui dazi cala il gelo con Trump
Intervistato da Matteo Salvini, leader della Lega, il miliardario più discusso del momento lancia un messaggio chiaro – e al tempo stesso ambiguo: «Spero in una situazione di zero dazi. In una zona di libero scambio tra Europa e Stati Uniti». Poi aggiunge: «È il consiglio che ho dato al presidente».
Il presidente, sì, Donald Trump. L’uomo con cui Elon Musk ha camminato a braccetto per mesi. Ma ora qualcosa scricchiola. Nessuna critica aperta, per carità. Però il tono, quel tono. è cambiato, più cauto, più diplomatico, persino più distante.
Trump ha appena imposto dazi del 20% su tutta l’Unione Europea, in vigore dal 9 aprile. Una misura pesante. Anzi, tra le più dure della storia recente. E Musk? Mercoledì, quando Trump ha fatto l’annuncio ufficiale, non c’era. Nessun tweet al riguardo, nessuna reazione su X – il social che lui stesso possiede e che di solito usa come fosse un megafono personale. Silenzio. Strano, per lui.
Elon Musk tra Lega e dazi: cosa c’è dietro il suo improvviso silenzio?
La questione è economica, certo. Ma anche personale. Tesla e SpaceX, le sue creature, rischiano grosso. I dazi colpiscono in pieno i mercati esteri da cui Musk dipende: l’Europa, per cominciare. Ma anche fornitori strategici in Vietnam, Thailandia, Taiwan. Numeri? 32%, 46%, 36%. Una mazzata.
E poi c’è la politica. Musk non è più solo l’imprenditore visionario. È anche capo del DOGE – il Dipartimento per l’Efficienza del governo, una creatura trumpiana. E finché tutto girava, lui applaudiva. Ora, invece, trattiene il fiato.
Il tempismo è curioso. Proprio ora che Elon si allontana da Giorgia Meloni – dopo gli stop&go sull’accordo SpaceX-Italia per i satelliti – e si avvicina a Salvini. Una mossa studiata? Forse. Ma sicuramente non casuale.
Intanto le borse crollano. Giovedì è stata la peggior giornata dal 2020. Gli economisti parlano già di recessione. Trump nega. Musk tace.
Ma quel silenzio… dice tanto.
Marine Le Pen contro gli attacchi della giustizia: “Lotta per la sovranità e il futuro della Francia”
Marine Le Pen, applaudita dalla Lega, denuncia gli attacchi della giustizia contro chi difende gli interessi nazionali, definendo la sua condanna un attacco alla sovranità e ai diritti civili. Si impegna a combattere per il futuro della Francia, promettendo di utilizzare tutti gli strumenti legali per candidarsi alle presidenziali, con un appello alla solidarietà.
“Sai benissimo quello che sto vivendo perché lo hai vissuto anche tu. Sai gli attacchi che vengono oggi perpetrati dalla giustizia contro i dirigenti” che proteggono gli interessi del Paese – dice Le Pen
Salvini risponde con un saluto di incoraggiamento: “Buona vita, Marine, buona battaglia e coraggio”.