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Il tribunale di Budapest nega i domiciliari per Ilaria Salis che si trova da tredici mesi in carcere preventivo, in attesa della sentenza nel processo in cui è accusata di aver partecipato a un’aggressione contro tre neonazisti rimasti feriti.
Le parole di Elly Schlein dopo la risposta in Aula dei giudici
«Ilaria Salis resterà in carcere a Budapest. Dopo essere stata portata ancora una volta in aula catene ai polsi, alle caviglie e guinzaglio, oggi i giudici ungheresi hanno deciso anche di negarle gli arresti domiciliari. Uno schiaffo irricevibile ai diritti di una persona detenuta, di una nostra connazionale. Ci aspettiamo che il governo di Giorgia Meloni reagisca, subito».
La risposta di Donzelli dopo l’udienza di Ilaria Salis
«Spetta a noi cercare di difendere i nostri concittadini a prescindere da qualunque comportamento abbiano avuto all’esterno. Non mi sento di assolvere automaticamente il comportamento della Salis su quello che è successo. Però è una cittadina italiana e il governo farà tutto il possibile per difenderla. Ancora in catene? Ricordo che anche in Italia Tortora era stato portato in catene in tribunale. La giustizia italiana è andata avanti, c’è un altro rispetto, e noi siamo orgogliosi di questo».
Ilaria Salis in carcere a Budapest
Questa mattina il tribunale di Budapest ha respinto la richiesta di passare ai domiciliari in Ungheria presentata dai legali della cittadina italiana. Inoltre, all’arrivo in tribunale un gruppo composto da legali e amici della donna è stato minacciato da alcuni estremisti di destra.