A Cannes aveva sfruttato l’attenzione della platea che applaudiva la sua enorme bravura per uno sfogo accorato, dedicando la vittoria “all’Italia e agli italiani che fanno di tutto per rendere il Paese migliore nonostante la loro classe dirigente”; adesso da Taormina, dove ha ricevuto il Nastro D’Argento, Elio Germano insisite a portare avanti la sua personale, e meritevole, glorificazione dell’Italia che vale e che resiste. Così questa volta la dedica è andata a “tutti i giornalisti che disobbediscono ai loro editori”. Chiaro riferimento al tema delle intercettazioni e della libertà di stampa che in questi giorni è al centro del dibattito. Bravo Elio che non perde tempo a dire idiozie e frasi di rito e si concentra a divulgare l’idea di un’Italia migliore, che lotta e non si piega.