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Elezioni Usa, Biden rassicura il partito, ma i media chiedono un candidato più energico

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Biden contro tutti: Jill lo sostiene, ma i media chiedono un candidato più giovane

A distanza di 48 ore dal dibattito televisivo che ha visto Biden uscire sconfitto dal confronto con Trump, i sostenitori di Joe fanno quadrato attorno a lui, ma per i media americani dovrebbe farsi da parte subito.

Usa, Jill Biden a sostegno del marito dopo il disastro nel dibattito con Trump

Due giorni dopo la debacle televisiva contro Trump, i media americani continuano a chieder a gran voce il ritiro di Joe Biden come candidato democratico, ma i suoi sotenitori invece, come la moglie Jill fanno quadrato attorno all’uscente presidente Usa.

Lui è il primo che torna sui suoi passi e alla vigilia di un comizio in North Carolina, ribadisce la sua intenzione di andare avanti, pur con tutte le sue difficoltà:

“So che non sono giovane e che non dibatto bene come un tempo ma so come fare questo lavoro e so dire la verità”.

La moglie Jill è dalla sua parte, come lei stessa conferma a margine del comizio: “Non lasceremo che 90 minuti di dibattito definiscano i quattro anni della tua presidenza”.

L’appello dei media: “Biden deve ritirarsi”

Privatamente però nel partito serpeggia l’idea di fondo di pensare a un candidato più energico in grado di tenere testa alla follia di Trump.

La maggioranza degli elettori – il 60% – afferma che Biden dovrebbe “sicuramente” o “probabilmente” essere sostituito, secondo un sondaggio di Morning Consult diffuso da Axios.

Anche i media americani hanno le idee ben chiare. La bordata più grossa arriva dal New York Times che descrive il presidente uscente “l’ombra di un grande servitore pubblico” e gli chiede di ritirarsi “per il bene di un Paese che ha nobilmente servito per tanti anni”, perchè “non è più altezza”.

Anche in un editoriale del Washington Post è chiara la volontà di vedere Biden passare il testimone, evitando così il rischio di figuracce simili a quella della defunta giudice della corte suprema Ruth Bader Ginsburg che consenti a Trump di prendere il sopravvento alle precedenti elezioni, a sfavore del candidato Barack Obama.