Donald Trump ha largamente vinto i caucus repubblicani dello Stato dell’Iowa e ha commentato sui social tutta la sua soddisfazione. Il tycoon ha iniziato nel migliore dei modi la sua nuova rincorsa alla Casa Bianca e, se sbaraglierà come previsto la concorrenza degli altri candidati repubblicani, potrà sfidare nuovamente Joe Biden per insediarsi ancora una volta a Washington.
Elezioni Usa, cosa sono i caucus: le differenze con le primarie
Come tradizionalmente accade, è proprio lo Stato dell’Iowa ad aprire ufficialmente la corsa alla Casa Bianca e per farlo si inizia con i caucus. Il termine ha un’origine antica e fa riferimento alle riunioni dei capi tribù di Algonquin che, tempo addietro, si incontravano dietro alle direttive di quello che chiamavano ‘caucauasu‘: il consigliere anziano. Ai giorni nostri, i caucus vengono gestiti direttamente dai partiti, i quali richiedono agli elettori di presentarsi a un orario specifico e in un posto specifico come scuole, chiese, palestre o diversi tipi di luoghi pubblici. Si tratta di grandi assemblee in cui ogni partecipante discute le proprie preferenze di fronte a tutti cercando di attrarre gli altri verso il candidato che più preferisce. Va sottolineato che questo sistema serve soprattutto a limitare l’astensionismo e che non viene utilizzato da tutti gli Stati americani, ma in particolar modo dai più piccoli.
Elezioni Usa, cosa sono i caucus: focus sulle primarie
D’altra parte, le primarie hanno una struttura più tradizionale e funzionano in modo molto simile a quelle che conosciamo bene anche da questa parte del mondo. Si istituisce un seggio elettorale e i cittadini si recano nel luogo stabilito per esprimere il proprio voto di preferenza per il delegato da inviare alla convention. Negli Usa esiste, poi, la distinzione tra primarie aperte, in cui possono partecipare tutti, e primarie chiuse. In quel caso, possono partecipare solo coloro che si registrano come sostenitori del partito per cui si vota.