Le elezioni presidenziali in Russia sono iniziate e il risultato, lo sappiamo, non è in discussione. Vladimir Putin, infatti, non ha un vero avversario politico e verrà nuovamente confermato alla guida del Cremlino. La popolazione russa è con lo Zar, ma in alcuni seggi si sono verificati importanti episodi di protesta.
Elezioni in Russia: le proteste con le vernici
Prima fra tutte, la protesta delle vernici verdi. Su alcune schede elettorali, infatti, gli elettori hanno fatto uno schizzo utilizzando, non a caso, il colorante antisettico che negli scorsi anni era stato usato tante volte contro gli oppositori politici di Putin. Lo stesso Alexey Navalny, morto in carcere un mese fa, fu vittima di un attacco con questa sostanza già nel lontano 2017. Nella giornata di ieri, 13 persone sono state arrestate nel Paese per aver causato danni ai seggi. Vladimir Putin ha già votato, ma lo ha fatto tramite piattaforma online.
Elezioni in Russia: Molotov e attacchi ucraini
Ancor più pericoloso ciò che è avvenuto a San Pietroburgo, una delle città principali della Russia. Una donna ha lanciato ieri una Molotov contro il tetto di una scuola che ospita un seggio elettorale. Gravi gli attacchi che si stanno verificando nelle regioni ucraine occupate, dove i militari hanno organizzato delle offensive che hanno causato feriti. “Kiev sta attaccando con l’obiettivo di interrompere il voto per le elezioni presidenziali. Questi attacchi nemici non rimarranno impuniti“ – ha commentato Putin.