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Călin Georgescu, un indipendente che si è sempre apertamente dichiarato filo-russo, si è attestato al 22,9%, contro la riformista Elena Lasconi, dell’Unione Salvate la Romania (USR), ferma al 19,17%.
Elezioni in Romania: Georgescu vince al primo turno
Il risultato rappresenta uno dei più grandi sconvolgimenti elettorali nella storia post-comunista della Romania. Il primo ministro Marcel Ciolacu, leader del partito di centro-sinistra e pro-UE, ha ottenuto solo il 19,15%. Il ballottaggio, il primo da tre decenni a questa parte senza un candidato dei socialdemocratici (PSD), è previsto per l’8 dicembre. Il presidente rumeno ha un ruolo semi-esecutivo con significativi poteri decisionali in materia di sicurezza nazionale, politica estera e nomine giudiziarie.
Chi è Călin Georgescu
La Romania, che condivide un confine di 400 miglia con l’Ucraina, è considerata dagli alleati occidentali un punto strategico chiave. Ospita una base militare della NATO e fornisce una via di transito vitale per milioni di tonnellate di grano ucraino. “Questa notte, il popolo rumeno ha gridato per la pace, e lo ha fatto con una forza straordinaria” ha dichiarato domenica sera Georgescu, un professore universitario di 62 anni, che prima delle elezioni era stimato al 5%.
La strategia elettorale
Georgescu, che ha lasciato l’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR) di estrema destra dopo le critiche ricevute per le sue posizioni pro-Russia e anti-Nato, ha condotto una campagna virale su TikTok. La sua strategia si è concentrata sulla riduzione del fabbisogno di importazioni di cibo ed energia della Romania e sulla fine degli aiuti all’Ucraina. La campagna elettorale ha ruotato anche attorno all’impennata del costo della vita nel Paese, che registra la più alta percentuale di persone a rischio di povertà nell’UE, oltre al più alto tasso di inflazione e al maggiore deficit di bilancio del blocco.
Dopo aver votato, Georgescu ha dichiarato su Facebook di essersi candidato “per coloro che sentono di non contare nulla e che in realtà contano di più“. In seguito, ha definito i risultati “uno straordinario risveglio” del popolo.