Dopo la vittoria della Cdu alle elezioni in Germania, le reazioni politiche dall’Italia non si fanno attendere. Forza Italia, con Tajani, celebra il risultato, parte della famiglia del Partito Popolare Europeo (PPE), mentre la Lega, con Salvini, esulta per la crescita di AfD, il partito populista di estrema destra guidato da Alice Weidel.
Elezioni in Germania: Salvini e Tajani esultano, ma per ragioni opposte
Se Forza Italia esulta per la vittoria della Cdu e la Lega celebra la crescita di AfD, anche a sinistra si festeggia: AVS accoglie con favore il buon risultato della Linke, che sfiora il 9%. Nonostante ciò, l’esito del voto in Germania solleva preoccupazioni e potrebbe alimentare nuove tensioni, soprattutto all’interno del centrodestra italiano.
Antonio Tajani evidenzia il successo dei partiti del PPE, che definisce “un vero argine alla deriva populista“. Dall’altro lato, Matteo Salvini interpreta il rafforzamento di AfD come un segnale di cambiamento e rilancia le sue priorità: stop all’immigrazione clandestina, lotta al fanatismo islamico e opposizione alle «eco-follie».
La Lega teme una possibile Große Koalition tra Cdu e SPD, con il capo delegazione Paolo Borchia che accusa i popolari tedeschi di preferire «inciuci con la sinistra» piuttosto che allearsi con AfD.
Anche Noi Moderati, con Maurizio Lupi, si dice soddisfatto per il contenimento dell’estrema destra. In questo scenario, Giorgia Meloni mantiene il silenzio, mentre da Fratelli d’Italia Carlo Fidanza sposta l’attenzione sul “fallimento delle politiche rosso-verdi”, che avrebbero impoverito la Germania e reso l’Europa meno sicura.
Elezioni in Germania: la reazione delle opposizioni
Dal lato dell’opposizione, il PD e il M5S osservano con cautela i risultati. Il BSW di Sahra Wagenknecht, riferimento per i pentastellati, resta in bilico sulla soglia del 5%, mentre Simona Malpezzi (PD) riconosce la “sconfitta davvero amara” dell’SPD.
Nicola Fratoianni attribuisce il calo dei socialdemocratici alle loro scelte su guerra e crisi sociale, mentre la Linke, secondo lui, avrebbe proposto alternative più coraggiose. Intanto, da Azione si sottolinea la sconfitta dei populisti di BSW e il prezzo pagato dall’SPD per la concorrenza dell’estrema sinistra.