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Vince la destra alle Elezioni Europee 2024: affluenza alle urne in calo rispetto al 2019

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La destra vince le Elezioni Europee 2024, ma grande preoccupazione per il calo dell'affluenza alle urne: Fratelli d'Italia è il primo partito

La vittoria delle Elezioni Europee 2024 in Italia è segnata dal partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, ma la preoccupazione emersa nei giorni precedenti alle votazioni, in merito all’affluenza alle urne dei cittadini, è stata confermata: calo storico.

I risultati delle Elezioni Europee e la vittoria di Fratelli d’Italia

I cittadini si sono recati alle urne fino alle 23 di ieri, 9 giugno, per esprimere la loro preferenza in merito alle Elezioni Europee 2024: Fratelli d’Italia si colloca come primo partito.

Nelle prime ore dopo la vittoria è intervenuta la premier Giorgia Meloni che ha affermato:

“Farò la mia parte perché l’Europa dei prossimi anni sia diversa da quella che abbiamo conosciuto in questi anni. Il ruolo dell’Italia sarà sicuramente un ruolo determinante e intendo, come dire, svolgerlo, è la mia responsabilità”.

Il partito di Giorgia Meloni si è avvicinato al 29% delle preferenze riconfermando il partito più votato dagli italiani.

La premier Meloni si è detta orgogliosa del risultato ottenuto dalla sua forza politica, nonostante ciò ha espresso soddisfazione anche per i risultati raggiunti dagli alleati Forza Italia e Lega, ai quali ha inviato un grande ringraziamento:

“Sono orgogliosa del fatto che la maggioranza che governa questa nazione sia riuscita a crescere insieme“.

I risultati degli altri partiti politici italiani

Dopo anni di difficoltà, elezioni positive anche per il Pd guidato da Elly Schlein, che riesce a superare quota 24%. Dietro il decisivo crollo del Movimento 5 Stelle, in calo con il 10,5%.

Altro grande vincitore è Forza Italia, anche senza Silvio Berlusconi riesce ad affermarsi con la nuova leadership di Tajani, con una percentuale del 9,70. Miglioramento per Avs che raggiunge il 6,61%, nel 2022 ebbe il 3,6%, mentre La Lega raggiunge soltanto il 9,17%, nel 2022 ebbe l’8,8%, nel 2019 il 34,26%.

Stati Uniti d’Europa e Azione sono sotto lo sbarramento del 4%. Il partito di Renzi, Bonino e Maraio ha il 3,71%, quello di Calenda il 3,3%.

Restano fuori dall’Europarlamento le altre liste, tra cui ‘Pace terra dignità” di Santoro, ‘Libertà-Sud chiama Nord’ di De Luca e Castelli, ‘Alternativa popolare’ di Bandecchi e ‘Democrazia Sovrana popolare’ di Rizzo.

Preoccupazione per l’alta percentuale di astensionismo

Nonostante i risultati dei partiti, il dato più allarmante resta quello relativo all’astensionismo: meno del 50% degli italiani si è presentato alle urne.

Nella circoscrizione dell’Italia Nord-Occidentale ha partecipato al voto il 55,1 per cento degli elettori, il 54 per cento nel Nord-Est, il 52,5 per cento nel Centro, il 43,7 per cento nel Meridione e il 37,8 per cento nelle Isole.

Un’affluenza che scende al 48,2%: si tratta della prima volta nella storia repubblicana che in un’elezione di questo tipo, considerando anche le elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento nazionale, si registra una percentuale così bassa.

Alle precedenti elezioni europee del 2019 aveva partecipato il 56,1 per cento degli elettori. Tale dato sottolinea, in modo evidente, la spaccatura presente tra la classe dirigente e il popolo.