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Elezioni Europee 2024, i voti ai candidati: Meloni prima scelta, Vannacci mezzo milione di consensi

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Le elezioni Europee 2024 hanno chiarito le nuove preferenze politiche degli italiani: l'analisi sui voti ai candidati

Nel weekend dell’8 e del 9 giugno, quasi la metà degli italiani aventi diritto si è recata alle urne per compiere la propria scelta in occasione delle elezioni Europee del 2024. Come sappiamo, sulla scheda era possibile porre una croce sul simbolo del partito preferito, e il voto era considerato valido anche senza porre a fianco il nome di un candidato. Tante persone, però, hanno deciso di selezionare almeno uno fra i candidati del partito scelto: ecco chi ha raccolto più preferenze.

Elezioni Europee 2024, i voti ai candidati: Meloni e la destra

E al primo posto non poteva che esserci Giorgia Meloni. la leader di Fratelli d’Italia e attuale presidente del Consiglio è risultata essere la più votata di queste elezioni Europee con circa due milioni e 400mila voti. Dietro di lei il vuoto, fino a incontrare, per i partiti di Centrodestra, il generale Roberto Vannacci della Lega che, approfittando delle tante preferenze espresse in suo favore tra Nord Ovest e Nord Est, raggiunge e supera quota 500 mila voti. A poca distanza, per terminare con i partiti di destra, ecco Antonio Tajani. Il successore di Berlusconi registra 395mila preferenze complessive.

Elezioni Europee 2024, i voti ai candidati: gli altri risultati

Nella classifica generale, Tajani è stato però preceduto da Antonio Decaro. Il sindaco uscente di Bari concorreva per il Pd e ha raccolto 495.918 preferenze. Non male nemmeno il risultato di Stefano Bonaccini, che prende 389.284 voti, mentre Elly Schlein viene penalizzata dal fatto di essere candidata solo al Centro e nelle Isole (206.537 voti). 176.368 preferenze sono state poi riservate ad Ilaria Salis, candidata alle Europee da Avs. E Renzi e Calenda? I due ex volti del Terzo Polo si sono fatti del male con la loro separazione e i rispettivi partiti non hanno raggiunto il 4% necessario alla rappresentanza a Bruxelles. Per l’ex presidente del Consiglio i voti sono stati poco più di 100 mila, mentre il leader di Azione si è fermato a 70 mila.