L’affluenza alle urne è in netto calo rispetto alle precedenti elezioni, suscitando preoccupazione tra gli abitanti di Emilia-Romagna e Umbria. Le previsioni iniziali si trovano ora di fronte a un quadro imprevedibile, complicato da numeri che mostrano una disaffezione crescente.
Elezioni Emilia Umbria: partecipazione in calo, più alta nelle aree colpite
I dati raccontano un crollo significativo: il 30,47% in Emilia-Romagna e il 31% in Umbria alle 19, contro il 52% del 2019. Particolarmente rilevanti sono le differenze nei comuni alluvionati, dove si osserva una leggera crescita della partecipazione. A Ravenna, ad esempio, l’affluenza tocca il 34%, mentre a Faenza e Pianoro supera di poco il 13%. È in queste zone che si potrebbe manifestare un “voto di protesta”.
Maurizio Gasparri riapre il dibattito sul silenzio elettorale, criticando l’uso dei media durante la vigilia del voto e invitando gli elettori a sostenere i candidati del centrodestra. In Umbria, la sfida è tra Donatella Tesei, sostenuta dalla coalizione di centrodestra, e Stefania Proietti, appoggiata dal campo largo di centrosinistra. Le previsioni indicano un duello serrato, con un possibile scarto minimo tra le due contendenti.
Elezioni in Emilia e Umbria: affluenza bassa, maggiore partecipazione nelle aree alluvionate
Anche in Emilia-Romagna lo scontro è aperto. Da un lato Michele De Pascale del Partito Democratico, dall’altro Elena Ugolini, candidata civica sostenuta dal centrodestra. La regione, storicamente legata alla sinistra, potrebbe vedere una svolta inaspettata, ma l’affluenza in calo rende difficile qualsiasi previsione.
I risultati saranno influenzati anche dal voto di oggi, con seggi aperti fino alle 15. La giornata finale si preannuncia decisiva, con l’incognita del comportamento degli elettori nelle ultime ore.