Eleonora Abbagnato è stata oggetto di minacce da parte di una donna che usava un pseudonimo per inviare lettere intimidatorie. “Mi sentivo in pericolo, e lo stesso sentiva la mia famiglia. Faceva riferimento alla mia vita privata, ai miei bambini, e parlava di Dio. Ho chiesto a mio marito di trascorrere più tempo a casa. Ero preoccupata e mi sentivo isolata, in particolare dopo gli spettacoli al teatro. Quando ho letto la prima lettera, in cui mi veniva accusata di voler sabotare la compagnia di ballo, sono rimasta sconvolta”.
La ballerina aveva denunciato il fatto alla Polizia, ma dato che le lettere erano anonime, era stata avviata un’indagine contro ignoti. Tutto è cambiato quando una giovane allieva della compagnia di Eleonora Abbagnato ha condiviso su Facebook una foto di un barattolo di marmellata fatto in casa dalla sua madre. La svolta è stata quando la scrittura su quel barattolo (“marmellata di ciliegie”) corrispondeva a quella delle lettere minacciose. Il sospetto dell’etoile è diventato certezza quando l’esperto del tribunale ha confermato la corrispondenza, accelerando così il processo.
Le prime lettere della donna, una 67enne, risalgono al 2016. Nonostante si sia proclamata innocente, l’esperto ha confermato la sua colpevolezza, e per questo è stata condannata a due anni di prigione per calunnia. La ragione del suo comportamento, come riportato nella sentenza, era la frustrazione per non aver conseguito importanti ruoli per sua figlia ballerina.
La donna è stata incastrata inavvertitamente dalla figlia che ha condiviso la sua calligrafia sui social media.
Che vicenda.
Mamma ne abbiamo una sola (per fortuna).
Eleonora Abbagnato è stata minacciata dalla “signora delle marmellate”. Il giudice ha commentato: “Lettere serie e violente”.