Roma, 14 apr. (Adnkronos) – Salvare le edicole dalla crisi che stanno attraversando attraverso incentivi anche per i distributori, sgravi fiscali e contributivi, la possibilità di offrire servizi anagrafici in collegamento con i Comuni e di vendere altre tipologie di prodotti. E’ quanto prevede un disegno di legge a prima firma del senatore del Pd Walter Verini, che è stato presentato oggi in una conferenza stampa nella Sala Nassirya del Senato, alla presenza anche dei senatori dem Cecilia D’Elia, Enza Rando e Filippo Sensi.
“La crisi delle edicole – ha detto Walter Verini – è legata alla crisi di giornali ed editoria e riguarda tutte le città, in particolare le aree più interne, che hanno conosciuto vere e proprie desertificazioni anche per questi esercizi, che sono veri e propri luoghi di prossimità e incontro sociale, ma anche presidi di libertà e di cultura, specie nelle aree periferiche del Paese. Non vogliamo svuotare il mare con il secchiello. Sappiamo dei cambiamenti epocali dell'informazione, ma riteniamo che ci debba essere uno spazio sia per la carta stampata sia per chi la carta stampata la vende. Non è una proposta di parte. Noi speriamo che il ddl venga assegnato velocemente alla commissione competente e vorremo che anche gli altri gruppi presentassero proposte. L'essenziale è fare insieme e fare presto perchè tempo per queste attività non ce n'è”.
“La nostra – ha detto Cecilia D’Elia – non è una preposta nostalgica. Le edicole spesso sono l'unico punto vendita anche per i libri. Per questo auspichiamo un'interlocuzione trasversale con le altre forze politiche”. La senatrice Enza Rando ha ricordato l’esempio di Farneta di Montefiorino, dove l’edicola è stata comperata da una studentessa 19enne ed è diventata un fortino anti spopolamento sull’Appennino modenese. “Le edicole – ha detto ancora il senatore Filippo Sensi – sono una parte importante del sistema dell'informazione, che è tutto a rischio, sotto attacco: i giornali di carta, i giornaslisti, la cui sparizione sembra essere l'obiettivo di alcuni poteri, le edicole. L'editoria di carta ha un suo pubblico, è un'editoria di qualità. Dobbiamo richiamarci a una sorta di resistenza di fronte alla smaterializzazione dell'informazione. Di fronte agli algoritmi, le edicole rappresentano un luogo pubblico di un atto che non è solo individuale ma di scambio".